Ogni giorno che passa emergono nuovi dettagli sulle indagini in merito alle plusvalenze contestate alla Juventus nell'ambito dell'inchiesta Prisma. La novità è un ulteriore filone di accertamenti sulle plusvalenze nell’inchiesta Prisma, che potrebbe portare a contestazioni suppletive al momento del processo. Nello specifico, evidenzia Repubblica, si tratta di accordi segreti e non depositati in Lega anche dietro alle cessioni dei calciatori ad altri club, utilizzati un po’ come fossero 'banche' per far quadrare i conti della società bianconera.

Per gli inquirenti ci sarebbero lettere di accompagnamento sottoscritte solo dalla Juventus dietro ai famosi 'impegni morali' cui fece riferimento l'ex direttore sportivo bianconero Fabio Paratici. Tra i trasferimenti sotto osservazione ci sono quelli di Rolando Mandragora, acquistato nel 2018 per 20 milioni dall’Udinese (plusvalenza di 13,7 milioni per la Juventus). Il 3 ottobre era stato ricomprato a un prezzo di 10 milioni più 6 di bonus dalla Juve, che lo aveva lasciato però in prestito al club friulano.

Plusvalenza iscritta regolarmente a bilancio esercitando la cosiddetta 'recompra'. La procura sospetta però che si trattasse di un obbligo di riacquisto mascherato dalla Juventus, che avrebbe dovuto riacquistarlo a 26 milioni, e che non sarebbe quindi nemmeno stato del tutto onorato. Inoltre, altre contro-scritture non depositate in Lega riguarderebbero debiti con l’Atalanta per un totale di 14,5 milioni di euro non messi a bilancio. Tra le prove, una scrittura tra Percassi e Paratici del 3 settembre 2020.

Sezione: Focus / Data: Gio 23 febbraio 2023 alle 10:55
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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