"Mi sono informato, quello che è successo è inaccettabile, non è tollerabile. Sono certo che saranno presi immediati provvedimenti. Non solo parole!". Lo ha scritto ieri sera su Twitter Andrea Abodi, neo ministro dello Sport, in riferimento alle testimonianze di violenze e minacce subite da sostenitori nerazzurri presenti nel secondo verde per Inter-Samp di sabato, costretti a lasciare lo stadio come segno di 'rispetto' per l’omicidio del capo degli ultrà, Vittorio Boiocchi. 

Nonostante l’assenza di denunce ufficiali, la Digos indaga, allertata dalla pioggia di testimonianze sui social e vogliono raccogliere evidenze del fatto che l’uscita dei tifosi dalla Nord sia stata in parte “forzata” con modi  spesso violenti. In tal caso, scatterebbero provvedimenti di tipo amministrativo come i Daspo per le persone coinvolte. Per quanto riguarda la posizione della società nerazzurra, non ce n'è una ufficiale, scritta in un comunicato, ma da Viale della Liberazione fanno notare come il club abbia sempre deplorato ogni forma di violenza e collaborato con le forze dell’ordine per rendere San Siro sicuro.

Interpellati dalla Gazzetta dello Sport, tantissimi tifosi che hanno potuto vedere solo un tempo del match con la Samp, per cui avevano regolare biglietto, hanno confermato il clima in curva, diverso dal solito. Nessuno, però, ha voluto parlare usando nome e cognome, temendo ritorsioni: "Gli ultrà dell’Inter spesso si sono distinti per iniziative benefiche, ma quello che ho visto sabato mi ha disgustato al punto che non rimetterò piede in curva in vita mia - ha raccontato un 31enne della provincia di Milano abbonato da oltre dieci anni -. Non hanno 'chiesto' di uscire, già di per sé una cosa assurda visto che parliamo di un criminale, ma hanno minacciato e spinto davanti a me un signore che è caduto quattro file più giù'.

Un’altra abbonata, 24enne milanese che sedeva di lato vicino ai seggiolini arancioni, racconta infine la storia di una famiglia tedesca, arrivata in Italia per l’occasione e seduta accanto a lei: "Una bimba di nove anni piangeva mentre degli energumeni colpivano il padre dicendo che lì si eseguono i loro ordini e basta... Mi chiedo dov’era lo Stato sabato? E dov’è adesso l’Inter?".

Sezione: Focus / Data: Lun 31 ottobre 2022 alle 08:45
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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