La Gazzetta dello Sport dedica una pagina al 'caso Gagliardini', giocatore che sabato sera, con le sue dichiarazioni, ha, di fatto, decretato in anticipo la fine del suo rapporto con l'Inter che arriverà il 30 giugno prossimo, la data della scadenza dell'attuale contratto. "Ho 28 anni, mi reputo un professionista e ho ancora tanto da dare. Non ho più intenzione di avere questo minutaggio, a giugno farò le mie scelte. Ho ingoiato tanta rabbia e ho imparato ad essere più maturo", le sue parole inequivocabili. Legittime secondo i colleghi della rosea, che però puntualizzano: "forse dovrebbe porsi una domanda: all’Inter ha più dato o dall’Inter ha più ricevuto?".

Dopo aver tracciato un bilancio dei suoi anni a Milano, dove era arrivato nel 2017 per 25 milioni di euro come bella promessa per poi essere percepito presto come buon rincalzo, nel pezzo si mette in dubbio se Gaglia sia veramente un giocatore da Inter. "Difficile rispondere con un sì convinto. Non è da Inter se allarghiamo l’orizzonte all’Europa. È da Inter se guardiamo alla sola Italia e per certe partite intermedie, anche se l’altra sera contro il Verona a San Siro i tifosi hanno rumoreggiato per alcuni suoi passaggi sbagliati e per le movenze “bradipesche”. Se fossimo in Gagliardini, ci produrremmo in ringraziamenti e non in lamentele, sei anni e mezzo di Inter sono stati un privilegio. Non vogliamo dire che non se li sia meritati, ma più che altro è arrivato in fondo a un contratto di lunga gittata. Ha soltanto 28 anni e se fosse un fenomeno, l’Inter gli proporrebbe un altro congruo rinnovo". 

Sezione: Focus / Data: Lun 16 gennaio 2023 alle 08:22
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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