"Finalmente questo incontro é arrivato. Lo volevo da tempo ma non c'era mai stata occasione prima. Ora possiamo guardarci negli occhi".  

Con queste parole il premio Nobel Aung San Suu Kyi commenta l'incontro avvenuto nell'aula Giulio Cesare con Roberto Baggio. Nel 1991, grazie alla sua “lotta non violenta per la democrazia e i diritti umani” vinse il prestigioso riconoscimento mentre nel 1989 fu tenuta agli arresti domiciliari della giunta militare di Myanmar, il Premio Roma per la Pace e l’azione umanitaria. L’allora sindaco della Capitale chiamò a riceverlo proprio il campionissimo. “Fu io a indicarlo – chiarisce la politica birmana, di passaggio nella Città Eterna per ricevere anche la cittadinanza onoraria che le fu assegnata nel 1994 da Rutelli - perché Baggio allora era molto famoso, soprattutto tra i giovani, e io ho avuto sempre grande rispetto per i giovani. E poi perché porta l’orecchino, e a me le persone con l’orecchino piacciono molto”.

La cerimonia é stata aperta dal saluto dolcissimo all’amica Aung San Suu Kyi: “Finalmente, dopo tanto tempo siamo fianco a fianco e possiamo guardarci negli occhi”. Alla fine della cerimonia, Simpatico siparietto con tifosi romanisti che gli ricordano il dispiace per non averlo potuto ammirare in maglia giallorossa.

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Lun 28 ottobre 2013 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello sport
Autore: Francesco Fontana
vedi letture
Print