Il nome attuale in casa Inter è ovviamente quello di Eder Citadin Martins, neo acquisto che esordirà come fece a suo tempo un certo Wesley Sneijder, proprio in uno dei match più sentiti, il derby di Milano. Non voglio però dedicare questo spazio all'ormai ex punta della Sampdoria, sul cui acquisto nutro comunque qualche perplessità (troppi a parer mio i circa 13 milioni di euro che l'Inter verserà nella casse del Doria per un buonissimo giocatore, questo certamente, ma che non reputo come arrivo decisivo e fondamentale, e inoltre classe '86), bensì al capitano di questa squadra, che fino a questo momento non sta replicando l'ottimo rendimento garantito nella passata stagione.

Mauro Icardi, il tanto chiacchierato attaccante argentino spesso al centro di discussioni di tifosi e addetti ai lavori (la maggior parte delle quali inopportune, come per esempio i rumors - assolutamente infondati - circa il suo atteggiamento extra-campo). Tante volte in altre sedi ho avanzato dubbi sulle prospettive del giocatore in questa Inter e sul peso specifico che può ricoprire all'interno della stessa, constatando sovente parecchie critiche di interisti e osservatori vari, quasi come il sottoscritto stesse proponendo assurdità e argomentando tesi senza alcun senso. Voglio però trattare tale discussione anche qui, e personalmente da tempo non reputo MI9 un titolare assoluto di questa Inter, un elemento sul quale puntare senza 'se' e senza 'ma'.

In tanti si chiedono il motivo di una stagione inferiore rispetto a quella passata (anche se 8 reti sono comunque arrivate in campionato e sono destinate ad aumentare), che a parer mio si può spiegare così: in primis - e aggiungo per fortuna - la squadra attuale è nettamente superiore rispetto a quella dell'anno scorso, con tante armi a disposizione di Roberto Mancini, soprattutto in attacco. Un'abbondanza, quindi, che consente al coach jesino di poter attingere a vari interpreti, differenti per caratteristiche l'uno dall'altro, potendo adattarsi anche all'avversario e non dovendo per forza affidarsi alla punta centrale.

Penso, per esempio, alla trasferta a Napoli in campionato, quando con l'uscita di Maurito la squadra è riuscita a non dare punti di riferimento agli uomini di Maurizio Sarri, concludendo il match con Jonathan Biabiany, Rodrigo Palacio, Adem Ljajic e Stevan Jovetic in avanti. Insomma, senza alcun 9 puro. Una soluzione che contro avversari in grado di 'mettere all'angolo' può risultare decisiva. E non a caso negli ultimi 25 minuti del 'San Paolo' si è vista, probabilmente, l'Inter migliore della stagione.

Questo per dire che il classe '93 di Rosario non dovrebbe essere considerato - questa la mia personalissima opinione, ovviamente criticabile - un 'titolarissimo' sempre e comunque, perché il Mancio può optare anche per altri moduli, idee tattiche e individualità differenti, talvolta anche più utili e preziose. Nelle ultime uscite poi, soprattutto in casa contro avversari inferiori che per natura hanno pensato maggiormente alla fase difensiva cercando di colpire in contropiede, si è notata la bontà tattica relativa di questo attaccante (per fare un esempio, come movimenti e 'lavoro sporco' al servizio della squadra reputo Mario Mandzukic superiore, seppur le sue qualità siano inferiori).

Ovviamente le doti di Mauro sono evidenti, e considerando che stiamo parlando di un classe '93 i margini di miglioramento restano molto importanti, ma allo stato attuale delle cose non mi opporrei a una cessione a fine stagione, a maggior ragione se l'offerta per il club di Corso Vittorio Emanuele fosse particolarmente pesante (per intenderci, almeno 35 milioni).

Questo è quanto, e sono ben conscio di aver trattato un argomento delicato, in quanto ho speso parole non propriamente positive nei confronti non solo di un ottimo attaccante, ma anche capitano dell'Inter (un'investitura importante, ma forse non adatta. Non per demeriti, ma per una società come quella nerazzurra mi aspetterei un profilo di altro spessore). Insomma, idee ovviamente condivisibili o meno, ma che non cambierei anche nel caso in cui arrivasse un numero significativo di gol in questa seconda parte di campionato. Icardi insostituibile? Per me no. Ora anche a voi tifosi analisi e risposte.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 30 gennaio 2016 alle 00:00
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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