Il pareggio di Trieste con il Cagliari è già finito in cantina, dimenticato subito, anche perché manca pochissimo al big match con la Roma, però c’è qualcosa che non mi è andato giù che non ho ancora digerito. Non riesco proprio a capire come sia stato possibile che le rimostranze per giocare domenica pomeriggio, a ridosso del posticipo con la Fiorentina, siano venute fuori solo nella settimana della partita. E’ vero che in società si attendono grossi cambiamenti, in tutti i reparti, com’è normale che sia, che c’è grande inquietudine per il futuro, nonostante le parole rassicuranti di Moratti, però non bisogna mollare un centimetro, a ogni livello. L’esempio è quello di Mazzarri e della squadra che sono riusciti a chiudersi a tenuta stagna al tormentone Thohir, riuscendo a sorprendere tutti in questo inizio di stagione. Così deve essere anche in ogni angolo di Corso Vittorio Emanuele.

Adesso passiamo alla Roma, la più grande sorpresa dell’anno e prossima avversaria. Prima in classifica, imbattuta, con il miglior attacco e la migliore difesa, rappresenta l’ennesima prova del fuoco per la WM. A San Siro sono già passate Juventus e Fiorentina, due esami ampiamente superati dall’Inter con 4 punti in tasca che potevano essere anche 6 con un po’ di attenzione in più contro i bianconeri. La Roma però adesso rappresenta un vero e proprio spartiacque, arriva infatti dopo il primo mezzo passo falso della stagione. I nerazzurri non possono quindi permettersi di perdere altro terreno nel loro processo di crescita e contro la Lupa devono subito tirare fuori tutto per  dimostrare che l’Inter è veramente pronta per lottare per vincere. Con Garcia sarà sicuramente una partita molto tattica e l’Inter deve stare attenta soprattutto sulle fasce per cercare di non essere sorpresa dalla velocità di Totti e compagni.

Mazzarri se la giocherà con i titolarissimi di questo inizio di stagione, quindi con il 3-5-1-1, con Alvarez e Palacio in attacco. Probabilmente solo Jonathan, non ancora al meglio, marcherà visita, lasciando il campo al Palito Pereira. Sono curioso di vedere però quando WalterOne sarà finalmente pronto per schierare le due punte, Icardi o Milito, che sta sempre meglio. Alvarez quando è arretrato come mezz’ala ha dimostrato di essere pronto, ha fatto passi da gigante anche in fase di non possesso, aspettiamo quindi la partita giusta per vedere un’Inter ancora più offensiva e spettacolare. Kovacic, che dovrebbe partire dalla panchina anche con la Roma, invece mi sembra stia diventando un po’ un paradosso, ma bisogna lasciare fiducia a Mazzarri e al suo lavoro. Sono sicuro che con il tempo ogni casella andrà al suo posto.

Nel frattempo aspettiamo il fax più sudato della storia dell’Inter e l’annuncio dell’inizio della nuova era indonesiana. Finalmente.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 04 ottobre 2013 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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