Da brividi. Inizio e fine da brividi per l'Inter. Un sorteggio tostissimo per i nerazzurri, che si troveranno un avvio in salita e il veleno nella coda.

Prime sette giornate per cuori forti: si parte con il Genoa in casa, ma a impressionare sono le sfide con Juventus (3a), Fiorentina (5a) e Roma (7a): tutte in casa. In mezzo anche il Catania al Massimino e il Cagliari a Trieste, senza dimenticare il Sassuolo. Insomma, non proprio una passeggiata di salute. Poi, dopo una fase intermedia interlocutoria, ecco il finale thrilling. Mazzarri ritrova il Napoli e il San Paolo alla 16a, match seguito dal derby della Madonnina e subito dopo dal confronto con la Lazio. Chiusura con il Chievo, con il ritorno a Verona il 18 maggio.

Mazzarri non starà imprecando, ma certo avrebbe voluto più tempo per amalgamare la sua nuova creatura e integrare i tanti nuovi della rosa. Chi si dispera è Diego Milito. Il Principe ha bisogno ancora di un po' di tempo per tornare al 100% e, verosimilmente, il 22 nerazzurro salterà i big-match che il sorteggio ha imposto beffardamente all'inizio della stagione, quando lui ragionevolmente sarà ancora ai margini del lavoro di gruppo. Un vero peccato, che però potrebbe diventare una chance importante di crescita per Belfodil e, soprattutto, Icardi. Uno che, ad esempio, sa già come si abbatte la Juventus.

E' chiaro, quindi, che il processo di apprendimento verso le lezioni del nuovo allenatore dovrà subire una piccola accelerata per non farsi trovare impreparati dinanzi ad avversari di prima fascia e non perdere subito terreno. Al contempo, queste prime uscite stagionali hanno dimostrato quanto serva in organico almeno un'altra alternativa sulla fascia (Isla è davvero un discorso chiuso?) e un elemento di primo livello lì in mezzo al campo. E qui il discorso torna inevitabilmente su Radja Nainggolan. Nelle ultime ore si è parlato tanto di Fiorentina, ma in realtà l'Inter resta in pole. Al di là di Thohir, il belga di origini indonesiane è un obiettivo concreto di Branca e Ausilio, che sanno quanto sarebbe importante per Mazzarri. Servono soldi, Cellino aspetta la mossa di Moratti. La parola fine deve ancora essere scritta sulla trattativa. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 30 luglio 2013 alle 00:01
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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