Siamo alle solite, all’orizzonte c’è la classica partita decisiva, quella che può veramente proiettare l’Inter verso nuove dimensioni, una volta per tutte, il salto di qualità tanto cercato che può finalmente arrivare, ma non si sa che squadra si vedrà in campo sabato sera, se quella affamata con gli occhi della tigre vista in coppa Italia e prima della sosta, o quella abulica, senza grinta, vista invece troppo spesso in questa stagione, come nelle ultime due partite. I manciniani infatti hanno spesso fallito quando tutti invece li aspettavano al varco, basti pensare solo all’assurda partita buttata via contro il Torino due settimane fa, senza quel suicidio incomprensibile del secondo tempo l’Inter ora sarebbe a 3 soli punti dalla Roma, invece il distacco è ancora il doppio e siamo ancora qui ad aspettare un miracolo quasi impossibile. Di Sassuolo, Carpi, Verona e Atalanta non sto neanche a parlarne, una miriade di punti buttati dalla finestra che avrebbero cambiato completamente il senso di questa stagione. Un Napoli senza Higuain però è una di quelle occasioni che non capitano spesso, da prendere al volo, almeno per cercare di portare a casa un quarto posto che sarebbe in ogni caso un bel passo in avanti rispetto alle ultime stagioni più che deludenti, aspettando magari altri regali dalla Capitale. 

Per quanto riguarda le continue voci societarie spero solo che ci sia chiarezza, per rispetto dei tifosi interisti. Erick Thohir ha ribadito in tutte le lingue da ogni latitudine che non vuole mollare, che non ha nessuna intenzione di cedere l’Inter e la maggioranza delle sue quote. Visto l’impegno che ci ha sempre messo da quando è arrivato non vedo motivo per non credergli, così come mi sembra strano che Massimo Moratti dopo il doloroso passo indietro che ha fatto ormai più di due anni fa adesso stia ripensando a un clamoroso ritorno. Mi sembrano piuttosto le solite voci ad hoc che fuoriescono nei momenti più delicati di una stagione per cercare di destabilizzare e creare confusione ad Appiano e dintorni. Un po’ come tutte le voci sul prossimo ritorno di Simeone in nerazzurro, quando a Madrid, l’Atletico gli dà quasi 8 milioni a stagione, con un contratto rinnovato l’anno scorso addirittura fino al 2020, e non è assolutamente in una situazione così difficile come quella dell’Inter, finanziariamente parlando. Ci vorrebbe un po’ più di tranquillità, più rispetto anche per Roberto Mancini e soprattutto rivedere gli occhi della tigre in queste ultime 6 partite, poi finirà come deve finire ma l’Inter adesso deve dimostrare di essere finalmente cresciuta.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 15 aprile 2016 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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