L'indomani dell'eliminazione dell'Inter dall'Europa League, negli studi di Inter Channel per il consueto appuntamento con 'InterNos' si presenta un volto 'rassicurante' per i tifosi nerazzurri, quello di Javier Zanetti. Il vicepresidente del club risponde alle domande dei tifosi che arrivano direttamente da Twitter. Ecco le sue parole, a partire dalla sconfitta di ieri: "Non è facile parlare dopo una sconfitta, meglio farlo quando le cose vanno bene, però se non è così questa può essere un'opportunità per spiegare alla gente cosa sta accadendo. Ieri avevamo una grande opportunità ma non è andata bene. Andiamo avanti, ognuno si prende le proprie responsabilità, i tifosi sono intelligenti e capiscono il momento. Bisogna rimanere uniti, ci sono ancora 11 partite e poi tireremo le somme. Vogliamo reagire subito".
Cosa pensi della sconfitta contro il Wolfsburg e della reazione dei tifosi?
"I ragazzi ci hanno provato, i tifosi li hanno sostenuti fino alla fine, dimostrando di essere insieme ai giocatori e al club. Di fronte c'era un avversario che ha saputo gestire benissimo il risultato a favore dell'andata e ha trovato gli spazi per colpire. Fa parte del calcio e del processo di miglioramento di una squadra. In questo Roberto è il migliore. Rispettiamo i tifosi che anche ieri, nei momenti di difficoltà, hanno dimostrato di esserci".
Cosa pensi del lavoro svolto da Mancini?
"Il suo valore non si discute, per noi è la persona adatta per costruire qualcosa di importante. Ora dobbiamo rimanere uniti e avere fiducia, perchè il lavoro alla fine paga. Roberto è la persona adatta per noi, in passato era diverso. La prima volta ha svolto uno splendido lavoro, mettendo in piedi una squadra di campioni e dando continuità. Oggi bisogna aspettare, anche se quando si perde sembra ci sia poco tempo visto che il tifoso reagisce alle sconfitte. Dobbiamo mettere a disposizione dell'allenatore una squadra in grado di competere su tutti i fronti".
Come vivi il nuovo ruolo in società?
"Sono contento, la società apprezza quello che stiaamo facendo. Un futuro da allenatore? Mai pensato"
Hai ancora voglia di scendere in campo?
"In 23 anni di carriera, di cui 20 all'Inter, il tempo per farlo l'ho avuto. Adesso bisogna dare spazio ai giovani e lasciare che trovino continuità, quella che ti permette di vincere le partite".
Come si vive un momento di difficoltà come questo?
"Io penso sempre positivo, soprattutto nelle difficoltà, dipende da come si affrontano. Se uno si arrende subito è finito, i giocatori devono capire che c'è sempre la possibilità di reagire. Ora bisogna cercare di correggere gli errori provando a migliorarsi sempre, rendendosi conto della maglia che si indossa. Non è per tutti mettersi addosso la maglia dell'Inter, una società ricca di storia. I giocatori lo capiranno e la situazione migliorerà".
Cosa pensi del momento di Ranocchia?
"Sì, l'ho già detto, è molto giovane, questi momenti fanno crescere. Una volta che uno supera un momento del genere, alla fine diventa più forte. Andrea è uno dei pochi che è qui da tanto tempo e conosce l'albiente, è cresciuto insieme a noi e questa esperienza gli servirà tantissimo. Dipende molto dal contesto, dal momento, se la squadra stesse meglio anche lui farebbe bene. uscire da questo periodo, per i giovani, sarà utile".
Cosa cambieresti se potessi della tua esperienza in nerazzurro?
"Nulla, tutto ciò che ho fatto, nel bene e nel male, l'ho fatto come mi sentivo".
Quanto ci vorrà per rendere questa squadra competitiva come quelle precedenti?
"Speriamo poco tempo, credo non si debbano neanche fare dei paragoni. Sono squadre uniche, in quei momenti. Adesso si sta costruendo una nuova squadra e speriamo possa superare quelle precedenti, me lo auguro da interista e lo stesso si augurano i tifosi. Le intuizioni sul mercato? Contano tantissimo, oggi c'è Roberto a cui piacciono giocatori di talento. Poi è tornato Santon, bella intuizione, è contento e ci sarà utile".
Può essere Santon il tuo erede?
"Me lo auguro, l'esperienza in Inghilterra lo ha fatto crescere, è tornato più maturo. Ora è tornato e siamo contenti, speriamo possa rimanere a lungo con noi".
Quali sono stati il momento più triste e quello più felice all'Inter?
"Il più triste sono due, 5 maggio e semifinale Champions col Milan. Il più felice la notte di Madrid, per quello che significava per noli interisti questo traguardo, per questo Triplete che abbiamo fatto solo noi e dobbiamo essere fieri. E' stata una grande serata per tutti. Sono emozioni che restano dentro. La gente poi dimentica che il ciclo dell'Inter è iniziato molto prima della notte di Madrid".
Quale pensi sia l'ingrediente mancante per dare la giusta motivazione ai ragazzi?
"Domenica c'è una partita fondamentale su un campo difficile contro un allenatore che conosciamo bene e caricherà i suoi a mille. Sono queste partite che ti mettono alla prova, abbiamo la possibilità di dimostrare di poter reagire. Mihajlovic? Quando perdeva anche le partitine bestemmiava! Sinisa con noi e in tutta la carriera si è contraddistinto per essere un campione fuori e dentro al campo. Ritrovarlo domenica sarà un piacere. Il suo rapoporto con Inter e Mancini sicuramente lo ha portato a tifare per noi ieri".
Cosa pensi di Kovacic?
"Mateo è un ragazzo di grandi qualità, la prima cosa che deve capire in questi momenti è di avere fiducia in ciò che può fare. E' uno dei pochi giocatori in questa rosa che può far fare il salto di qualità alla squadra. Noi come società puntiamo tantissimo su di lui, vogliamo stargli accanto e lui deve ritrovare la gioia di giocare. Roberto sta lavorando tantissimo con lui, chi meglio del Mancio può dargli dei consigli? Mateo deve capire che se uno lo sprona è perché sappiamo le sue grandi qualità. Su di lui si insiste perché può fare grandi cose. Non deve mettersi pressione addosso, deve giocare liberamente perché quando lo fa sappiamo cosa è in grado di fare".
Hai avuto successo cinematografico.
"Il legame con i tifosi è sempre stato fortissimo, penso allaa partita contro la Lazio, il film, le volte che incontro i tifosi in strada. Oggi mi rendo conto anche dell'importanza che l'Inter ha all'estero, in Indonesia alle 5 del mattino c'erano 100 tifosi ad aspettarci".
Cos'hai provato quando ti ha contattato l'Inter?
"All'inizio non ci credevo, giocavo nel Banfield e per me era una possibilità unica. Ho sentito paura, cambiare paese e andare in mezzo ai campioni non mi lkasciava tranquillo, ma poi mi sono dimostrato all'altezza".
L'anno prossimo possiamo arrivare tra i primi tre? Tre aggettivi per descrivere l'Inter?
"credo di sì, penso che il lavoro paghi. Lavoreremo per costruire una squadra che torni protagonista. L'Inter è amore, fantastica, divina. E aggiungo unica".
In questa Inter i giocatori non ci mettono abbastanza cuore?
"Non è vero, quando li vedo allenarsi si impegnano tantissimo, hanno voglia di cambiare la tendenza negativa. Vedo questi ragazzi che si sbattono, si rendono conto del momento che stiamo attraversando e stanno cercando di dare una svolta a questa stagione".
Con quale allenatore hai lavorato meglio?
"Sinceramente ho lavorato sempre al massimo, con Roberto c'erano allenamenti belli e intensi. Con Mourinho anche, con Cuper si lavorava tantissimo pur con idee calcistiche diverse. Tutte cose positive. Bielsa? Con lui ho lavorato molto bene".
Quale consiglio daresti ad Andrea Ranocchia?
"Di tenere duro, che in questo mestiere questi momenti possono capitare e bisogna reagire ai momenti di difficoltà, avere fiducia nel proprio lavoro, credere in ciò che si fa e sapere che ogni domenica c'è la possibilità di riscattarsi".
Cosa pensi di Ray Misterio?
"Un grande personaggio".
Cosa provi a vedere l'Inter così?
"Sono dispiaciuto come tutti i tifosi. Mi metto nei panni dei miei compagni, è brutto vedere cche nonostante l'impegno non raccogli quanto meriti. Però bisogna prendere atto di questo momento e sapere che arriveranno momenti migliori. Spero accada presto".
Ti è piaciuto di più il gol alla Lazio a Parigi o quello alla Roma?
"Entrambi importanti e belli, li tengo entrambi perché non ne ho fatti tanti".
Quali sono gli obiettivi ora?
"Fare il massimo dei punti possibili, mancano 11 partite, alla fine vedremo dove saremo arrivati. Juve, Milan, Roma, sono partite in cui ognuno vorrebbe scendere in campo, dovremo farci trovare pronti".
Cosa pensi della Primavera e chi pensi possa fare bene in A?
"Credo che il nostro settore giovanile stia lavorando bene e a Viareggio si è visto. Bonazzoli è pronto, sta mostrando le sue qualità. Lo stesso per Puscas o Camara. Sono ragazzi bravi che ci saranno molto utili".
Autore: Redazione FcInterNews.it
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