All'evento 'Aspria Charity Football' in corso a Milano si parla anche delle tre italiane qualificate alle finali di Champions, Europa e Conference League. Tra i protagonisti intervenuti in zona mista c'è anche Beppe Bergomi: "Non me l'aspettavo - ammette lo Zio -. A inizio anno, se devo pensare ad una squadra che poteva andare avanti e arrivare fino in fondo era la Fiorentina, perché la Conference League l’abbiamo vista l’anno scorso con la Roma, che l'ha vinta, e viste le partecipanti sapevo che la rosa della Fiorentina sarebbe andata bene. Pensavo potesse fare un percorso così lungo. Per quanto riguarda Champions ed Europa League non me l’aspettavo, sono sincero. Ci è arrivata l’Inter con quel girone che aveva all’inizio e dopo gli alti e bassi che avuto in campionato, ma nel momento migliore la squadra si è ritrovata. Io penso soprattutto come compattezza di gruppo, come unità, tutti insieme sono andati oltre l'ostacolo. Poi continuo a ripetermi: ci vuole sempre un pizzico di fortuna se vuoi andare avanti in questa competizione, nei sorteggi, nel trovare le squadre nel momento in cui magari tu stai bene agli altri manca qualcuno. Però è tutto meritato. Dall’altra parte, Mourinho difficilmente sbaglia. Poi possiamo stare qui a discutere se gioca bene o male".

Adesso dopo il derby c'è il Manchester City. Il pronostico è già chiuso? 
"Razionalmente si dice di sì, perché quello che ci hanno fatto vedere quest’anno Guardiola e il Manchester City, che si sta giocando un Triplete, è ciò che fa vedere una squadra forte e costruita per vincere. Guardiola è il miglior allenatore. L’altro giorno gli hanno chiesto perché non è mai stato esonerato, lui ha risposto perché vinco le partite. Però è una partita secca, in una finale possono entrare in gioco anche altre componenti come l'emotività e questa pressione che Guardiola ha per vincere questa Champions. L'Inter deve riuscire a tenere questo stato di forma ancora per 20 giorni, ma anche recuperare un giocatore come Mkhitaryan che è importante e al limite te la puoi giocare. Sulla carta comunque loro sono favoriti".

Zhang ha già confermato Inzaghi, giusto così?
"Io sono stato forse uno dei pochi che anche quando commentava non ha mai criticato Inzaghi perché so il valore di questo allenatore, di questo ragazzo che conosco molto bene. Si dà sempre poca importanza anche a vincere una Supercoppa o una Coppa Italia, ma quando vinci queste coppe e batti sempre la Juventus o il Milan vuol dire che c’è del valore dietro. Indipendentemente dal percorso in campionato ho sempre pensato che non andava messo in discussione: pensate se l’avessero esonerato, cosa eravamo a raccontare qui adesso... Sono contento per lui, contento per l’Inter e per il percorso che ha fatto. La riconferma secondo me è scontata".

Guardiola ha detto che incontrare un'italiana non è mai una bella cosa. Come interpreti queste parole?
"Perché noi italiani tatticamente siamo bravi, cerchiamo di incartarla. A Leverkusen la Roma ha ottenuto un risultato concedendo solo tiri da fuori. Lui vede questo tipo di trappola, ma sa anche che la sua squadra è più forte e che pezzo dopo pezzo è riuscita a mettere dentro anche un attaccante come Haaland. È una squadra che gioca bene, ha idee, l'unica cosa è che a volte Guardiola vuole esagerare, ma in questo caso non lo farà". 

Bergomi come avrebbe fermato Haaland?
"Il calcio è cambiato. A volte si poteva mentare un po’ di più, qualche fallo te lo concedevano, ora vieni subito ammonito. Devi lavorare di squadra. Penso comunque che l’Inter non si snaturerà, Acerbi può fare l’uno contro uno ma l’importante è non dare la profondità e chiudere bene, cercando di ripartire. Magari bisogna alternare una pressione alta e poi abbassarsi per creare campo per la velocità degli attaccanti: questa può essere una strategia, poi li vedi giocare e fanno 4-0 con il Real Madrid che supera poco la metà campo. Diventa difficile, ma in una partita secca entrano in gioco altre componenti, l'emotività soprattutto". 

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Bergomi: "Inter, non mi aspettavo la finale di Champions"
Sezione: Copertina / Data: Ven 19 maggio 2023 alle 17:18 / Fonte: dall'inviato Simone Togna
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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