Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Massimo Mauro ha commentato la lotta scudetto che quest'anno coinvolge più squadre. In particolare, occhi su Inter e Napoli, reduci dall'1-1 del Maradona.

Mauro, cosa è cambiato da sabato sera, dopo Napoli-Inter?
"C’è una certezza in più: Conte si può fidare di Gilmour e di Billing. E pure Okafor, nei pochi minuti giocati, ha dato il suo contributo. Non è poco se ci pensiamo bene. Si è improvvisamente allungata la squadra, dalla quale ha ricevuto ulteriori risposte lusinghiere e decisive nel momento in cui è stato indispensabile tentare l’ultimo strappo per pareggiarla".

È una giornata di campionato in cui è stato aggiunto pure altro.
"Il torneo nel suo equilibrio, può essere indirizzato persino dalle sfide contro avversarie della media-bassa classifica, contro le quali è difficile giocare: il Venezia che blocca l’Atalanta, il Como che aveva battuto il Napoli, il Genoa che aveva fatto soffrire l’Inter, è impossibile sbilanciarsi".

Le percentuali non le piacciono come parametro...
"Perché ogni gara ha un suo sviluppo. E quindi vengono disattese da una giornata all’altra. Il calendario ha un senso, ci mancherebbe, ma sino a un certo punto: lo spiega proprio quel che abbiamo detto a proposito dei testa-coda, con le previsioni che sono state ribaltate in alcuni casi. Aggiungeteci gli infortuni, che spostano parecchio in certi casi. L’Inter ha appena perduto Dimarco, ed è in emergenza sugli esterni; l’Atalanta ha dovuto fronteggiare situazioni difficilissime; il Napoli si è trovato nella stessa condizione".

Da Napoli-Inter si esce con alcune considerazioni quasi nette.
"Che se il Napoli gioca da squadra, come è riuscita a fare complessivamente nei 90’ di sabato, diventa quasi imbattibile: zero tiri subiti nella ripresa ma complessivamente un’ora e mezza con la personalità del proprio allenatore. E l’Inter costretta a comportarsi come una provinciale, che non è ovviamente un’offesa, perché lo ha fatto anche bene e a 3’ dalla fine stava portando a casa la vittoria in uno sconto diretto. Non è mica un dettaglio saper interpretare in un certo modo le partite, che nascono in un modo e si sviluppano in un altro. Sarà un finale meraviglioso, l’incertezza rende tutto bellissimo".

Sezione: Copertina / Data: Mar 04 marzo 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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