In principio dovevano fare coppia nell'attacco dell'Inter. Poi, una volta prevalsa l'esigenza tattica di Luciano Spalletti, che li considera entrambi prime punte, per Mauro Icardi e Lautaro Martinez è iniziato il periodo dell'alternanza. Si fa per dire, perché al classe '97 di Bahia Blanca è stata concessa raramente la ribalta nerazzurra nella sua prima stagione a Milano: 5 presenze dal primo minuto, di cui una in Coppa Italia, e scampoli di gara con l'incarico di aiutare a recuperare un risultato sfavorevole, o per una semplice passerella concessa a un compagno. L'ultima volta che Icardi e Martinez hanno giocato insieme dall'inizio è stato nella trasferta di Torino, che ha visto i granata imporsi 1-0 e il duo argentino non brillare particolarmente. Poi, la svolta: Mauro Icardi perde la fascia di capitano e si autosclude dal gruppo, lamentando un problema al ginocchio che a suo dire impone terapie. Ed ecco che, improvvisamente, per Lautaro si aprono le porte dell'undici titolare: Sampdoria, due volte il Rapid Vienna, Fiorentina e a Cagliari, con due gol a referto (decisivo in Austria, inutile in Sardegna) e tante buone impressioni, a conferma che rispetto a Icardi è un altro tipo di centravanti. 

In attesa di capire cosa Icardi vorrà fare da grande, è l'ex Racing de Avellaneda a doversi sobbarcare sulle spalle il peso del ruolo, ereditato da chi ha segnato oltre 100 gol per la causa interista. Una promozione inattesa che però non sta spaventando il 22enne argentino, che nei mesi precedenti ambiva fortemente a tanta fiducia da parte dell'allenatore, il quale ha sempre speso ottime parole per lui al punto da definirlo 'un suo giocatore'. Meno presenza in area di rigore (anche se in Sardegna l'ha battuta parecchio), più mobilità sulla trequarti e maggior dialogo con i compagni, così con Martinez è cambiata la manovra offensiva nerazzurra che nelle sopra citate 4 partite ha segnato un totale di 11 gol, aumentando così la varietà dei marcatori. Finora la squadra, al di là del passo falso di Cagliari, ha metabolizzato bene l'improvviso cambio di volto là davanti, così come Lautaro non ha sofferto cotanta responsabilità (anzi, venerdì sera è stato il più pericoloso in una squadra sotto tono), forte di una personalità non certo comune alla sua età. La speranza è che, in attesa del ritorno di Keita Baldé (che potrebbe avvenire a breve, si spera) la stanchezza per gli impegni ravvicinati non prevalga sulla voglia di scendere sempre in campo. Anche perché l'unica alternativa, senza dover pescare nella Primavera di Armando Madonna, è Matteo Politano nel ruolo di falso nueve. Senza dubbio nelle sue corde, ma si tratterebbe comunque di un adattamento forzato.

Dal sogno di giocare con Icardi, alla realtà di doverlo sostituire senza farlo rimpiangere: per Lautaro Martinez è arrivata la grande occasione.

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Sezione: Copertina / Data: Dom 03 marzo 2019 alle 17:50
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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