Dopo tante chiacchiere, torna il calcio giocato. Quello che ci piace. E torna l'Inter, in campo sabato sera (ore 21.00) al San Paolo di Napoli: l'obiettivo è quello di ribaltare lo 0-1 del Meazza datato 12 febbraio. Una vita fa.

TRIANGOLO RIBALTATO – Secondo le indiscrezioni che arrivano da Appiano Gentile, Antonio Conte, dopo il lungo lavoro di ricondizionamento atletico, ha puntato forte sul 3-4-1-2. All'apparenza, un modulo non troppo distante dal canonico 3-5-2, ma attenzione al dettaglio. In particolare, cambierebbe la disposizione del centrocampo, con il vertice rivolto verso l'alto: non più un elemento basso davanti la difesa con doppia mezzala, ma un trequartista alle spalle di due punte più due mediani. Brozovic, in poche parole, tornerebbe all'antico, ricalcando il ruolo che aveva con Spalletti nel 4-2-3-1: sempre regista, ma con consegne differenti. Barella più di Gagliardini e Vecino per fargli da scudiero.

CHIAVE ERIKSEN – Ma è chiaro che la vera novità sarebbe rappresentata dal ruolo ritagliato ad hoc per Eriksen. Inutile girarci attorno: se Conte sta davvero pensando a questo cambio, il motivo va ricercato nel danese. Il tecnico nerazzurro vorrà mettere nelle condizioni ideali la sua stella, arrivata a gennaio a Milano con tutti i conseguenti nodi legati all'ambientamento (non solo tattico). Piazzare Eriksen alle spalle di Lukaku e Lautaro non vuol dire solo dargli la possibilità di inventare calcio sulle zolle che più gradisce ma, soprattutto, sgravarlo da compiti difensivi e richieste tattiche. Domande che, fatalmente, per essere soddisfatte hanno bisogno di tempo e allenamento. L'ex Tottenham non è un trequartista puro, uno svogliato, uno che non aiuta la squadra. Tutt'altro. Ciò non toglie che per entrare nei meccanismi quasi maniacali del gioco di Conte occorra molto esercizio.

SENSI AL TOP – E occhio a Sensi. L'ex Sassuolo è dato in grande spolvero e non è detto che sia lui il sacrificato. Anzi, se il numero 12 nerazzurro dovesse offrire maggiori garanzie, possibile che Conte rimandi l'accantonamento del 3-5-2 e riparta dalle certezze che a inizio stagione avevano garantito gioco e punti. D'altronde, la migliore Inter contiana la si era vista proprio con Sensi al massimo della condizione. Un'evoluzione arenatasi dopo l'infortunio del 6 ottobre in quel maledetto Inter-Juventus. Lo stop di tre mesi potrebbe aver giocato a favore del centrocampista azzurro, pronto a ritagliarsi di nuovo un ruolo da protagonista.

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Sezione: Copertina / Data: Mer 10 giugno 2020 alle 12:50
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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