Lo scenario del pugno duro della Uefa, che inevitabilmente avrebbe effetti anche su tutte le federazioni locali, porterebbe all'esclusione perfino immediata dei club "dissidenti" da tutti i campionati sotto l'egida della più grande organizzazione del calcio europeo. Di conseguenza, Inter, Milan e Juve fuori fin da subito dalla Serie A e Roma dritta in finale di Europa League. Un'ipotesi, ovviamente, che a oggi resta molto complicata. Ma nulla si può escludere visto il momento di massima crisi.

La domanda che la Gazzetta dello Sport si pone è la seguente: cosa accadrebbe alla Serie A se fosse privata delle tre big storiche? Conseguenze non solo sul piano romantico, visto che sparirebbero di colpo ben 72 scudetti e un bacino di quasi 16 milioni e mezzo di appassionati. "La Serie A, ovviamente, non potrebbe restare a 17 squadre e c’è chi dice che sarebbe il momento di arrivare a quel dimagrimento a 18 auspicato spesso, soprattutto in presenza di più partite europee, ma dopo l’assegnazione dei nuovi diritti tv non sarebbe semplice far digerire a Dazn un sostanzioso pacchetto di gare in meno", spiega la rosea.

C'è l'ipotesi di sostituire Inter, Milan e Juve con un blocco delle retrocessioni e la promozione dalla Serie B di tre squadre, qualora il campionato restasse a 20. Con la diminuzione a 18, invece, le retrocessioni potrebbero diventare solo due. Ma occhio ai risvolti per quanto riguarda i diritti tv e sponsor: "Non è un caso che da tempo le agenzie di marketing lavorino sulle “seconde squadre del cuore”. Cioè club simpatici a tifosi di altra fede. In assenza delle “tre grandi” sarà possibile un travaso emozionale in Serie A su Napoli, Roma, Atalanta, Lazio, Fiorentina o Sassuolo, tanto per fare degli esempi? Una cosa è certa: c’è chi ci sta già lavorando per capire come si possa far soldi anche così", si legge.

Sezione: Copertina / Data: Mar 20 aprile 2021 alle 08:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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