Le decisioni di oggi del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea chiariranno se anche per i fatti di Juve-Inter, proprio come avvenuto per Ibrahimovic-Lukaku, la cosa dovrà essere presa in mano dalla procura federale oppure no. "Uno dei documenti cruciali è il referto in cui Maurizio Mariani, il direttore di gara autore di un buon arbitraggio in campo come riconosciuto da più parti, e i suoi collaboratori, tra cui il quarto uomo Daniele Chiffi, il più «geograficamente» vicino al casus belli, ripercorrono la partita per quanto li riguarda - spiega la Gazzetta dello Sport -. Tra i compiti del quarto uomo, tirato in ballo anche da Antonio Conte nel dopopartita in tv, c’è anche - da regolamento – quello di «informare l’arbitro in caso di un comportamento non corretto di qualsiasi occupante l’area tecnica» e quindi rientrerebbero sotto la sua giurisdizione anche i paroloni che, secondo il tecnico dell’Inter, sarebbero volati tra le due panchine. Ma, come nel caso Ibra-Lukaku, per gli arbitri a parlare sono i provvedimenti presi. E quindi, qualora il quarto uomo avesse sentito qualcuno superare il limite e lo avesse individuato, avrebbe informato il direttore di gara che a sua volta avrebbe usato i cartellini, cosa che non si è verificata. Per questo è lecito pensare che - come successo a San Siro ai quarti - il referto di Mariani e della sua squadra possa non contenere riferimenti espliciti ai dialoghi, si fa per dire, tra le panchine. Non è escluso invece che a captare di più, soprattutto dello scontro tra Conte e Agnelli, possano essere stati gli ispettori federali".

E se dalle considerazioni degli ispettori non verrà fuori nulla, allora potrebbe attivarsi la procura federale, che aprirebbe un fascicolo e inizierebbe le indagini del caso, anche con l’acquisizione di video. "Ipotesi che apre un altro intreccio, quello dei diritti: le immagini del dito medio non trasmesse in tv, infatti, sono riprese da una telecamera della Juve, che “produce” il segnale tv - spiega la rosea -. Quelle di Agnelli invece, sono divise tra la Lega, responsabile della regia, e la Rai, che ha i diritti e ha trasmesso l’incontro". In ogni caso, vista l’assenza di eventuali aggravanti razziste (in quel caso il Codice parla di dieci giornate di squalifica), i rischi in termini di sanzioni sono piuttosto limitati. Si va dalla multa alla squalifica (eventualmente poi da capire se a tempo o in giornate, quindi riguardante solo la coppa).

Sezione: Copertina / Data: Gio 11 febbraio 2021 alle 08:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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