"Cari interisti,
inutile ribadire che siamo in un periodo negativo e comunque anche un pò sfortunato visto che non ce ne va bene una!
Dopo la partita di ieri sera in Champions League sarebbe troppo facile parlare di fallimento, cambio allenatore, campagna acquisti sbagliata ecc..
Ricordiamoci che pur giocando male abbiamo creato sufficienti palle gol che ti permettono di vincere una partita e abbiamo preso un solo tiro (viziato da un doppio fuorigioco non rilevato dalla terna svedese a dir poco disastrosa!!).
Io credo che qualche spunto positivo ci sia stato come il ripartire dal tanto discusso "modulo": il 4-3-1-2 visto ieri per lunghi tratti ci ha dato una squadra piu attenta in fase difensiva rispetto a quella sciagurata vista a Palermo.
A mio avviso il problema è nella testa: serve ritrovare cattiveria, cinismo (ieri ci siamo divorati almeno 5 gol!!) e spirito di sacrificio.
Gasperini ha le sue responsabilità, ma deve essere aiutato dalla dirigenza e dai giocatori.
Quindi tiriamo fuori gli "attributi" e riprendiamoci i punti persi perchè abbiamo tutto per fare bene!
La squadra c'è e schierata con il 4-3-1-2 e lavorando sulla "testa" ci darà grosse soddisfazioni!
Grazie per l'attenzione e FORZA INTER!!"
Antonio
"Credo di non sbagliare di molto,conoscendo la passione di tutti gli interisti, supponendo che in molti ieri abbiano fatto fatica a dormire dopo la sconfitta con i mediocri ( non me ne vogliano ) turchi! La sensazione d'imbarazzo è stata molto forte, inutile nascondersi. Ma l'imbarazzo non scaturisce da una semplice partita, la mia paura è che questa squadra dopo aver imparato a vincere ed essersi abituata a farlo ininterrotamente ora si stia abituando a perdere, questo fa malissimo!!
Già,perchè non possiamo dimenticare la disfatta contro la Schalke 04 ( sigh! ), il derby di ritorno che dovevamo vincere o cercare di vincere e abbiamo perso in malo modo, la supercoppa giocata solo per la prima mezzora ed ora queste 2 sconfitte..Tra l'altro anche nel finale di campionato ed in finale di coppa Italia l'Inter non sempre mi ha convinto, pur facendo buoni risultati..Ora tutti a dare la colpa a Gasperini, ma prima c'era Leonardo e prima ancora Benitez..Ieri abbiamo notato che non è stata colpa della difesa a 3 se abbiamo preso mazzate dal Palermo.
Il vero problema è la testa, c'è gente che passeggia, poco concentrata, eppure il posto da titolare quest'anno non ce l'ha NESSUNO, dovrebbero giocare alla morte..Invece vedo mani sui fianchi quando perdiamo palla, nessuno (sneijder a parte) che va incontro al portatore di palla per prenderla e giocarla, poca cattiveria sotto porta..
Pensate che Allegri sia più bravo di Gasperini??
Non scherziamo su..Io credo che ci voglia qualcuno di forte in società, che tiri le orecchie a dovere a tutti..Anche Moratti stesso, che tira fuori i soldi, deve farsi sentire perchè un atteggiamento del genere non è comprensibile..A me vien da ridere quando sento parlare di giocatori che hanno bisogno di esser coccolati, fino a prova contraria noi tifosi paghiamo per seguirli, il Presidente sborsa i soldi, loro guadagnano, sono loro che devono coccolare noi, con questo non dico che bisogna sempre vincere, ma l'atteggiamento di lotta non deve mai mancare, MAI! Vedere il Napoli da un anno a questa parte, o l'Udinese..Non oso immaginare come sarebbe la nostra Inter con quello spirito..O forse lo immagino, in fondo a Madrid sbaglio o siamo arrivati con gli occhi della tigre?"
Eugenio
"È tornata la solita Inter. Sembra essere questo il vero problema di fondo. Forse solo questa mattina ci si è resi conto veramente che i numeri (3-4-3, 4-3-3, 4-2-3-1) sono un problema secondario, quasi inesistente. Io metterei in seconda fila anche la preparazione atletica, l’età avanzata di alcuni giocatori, l’inesperienza di altri, l’esclusione di Forlan o Sneijder fuori posizione. Il vero problema è e resta la società (a cui comunque voglio un gran bene). L’arrivo di Mou ha avuto il merito di nascondere tanti buchi neri presenti all’interno della famiglia Inter. L’allenatore portoghese con il suo carisma e la sua professionalità è riuscito a tenere insieme un ambiente che troppo spesso ragiona più con l’istinto che con la mente, più a breve termine che a lungo. Forse questo Mou l’aveva capito, e se ne è andato. L’ondata di energia, coppe e adrenalina arrivata in due anni di Mou sono irripetibili ma, non appena il portoghese è andato via, ecco che abbiamo visto tre allenatori arrivare, e già si parla di un quarto. Mi sembra di tornare indietro di qualche anno dove, ad ogni piccola difficoltà, si metteva in discussione il mister senza difenderlo, lasciandolo solo (vedi Tardelli, Simoni, Cuper, Zaccheroni e tanti altri). Questa è l’Inter di oggi. Forse l’Inter di sempre che ha avuto la fortuna di vivere un sogno durato solamente due anni. Due fantastici anni. Di Mou ne esiste uno solo ma l’Inter deve avere la forza di imporsi da sola, di avere pazienza e di programmare. Proprio per questo stamattina mi sono alzato con questo dubbio. È tornata la solita Inter. O forse non è mai cambiata?"
Riccardo
"Salve a tutti i tifosi interisti, sono un tifoso sfegatato e mi permetto di dire che le 3 sconfitte d'esordio di Gasp non dipendono da lui ma dalla testa dei giocatori. Purtroppo la nostra beneamata non è stata più capace di resettare l'annata del triplete e tutt'ora vive di ricordi, di bei momenti e di soddisfazioni.
Sono certo che il nostro ciclo è finito, ora dobbiamo solo impostare un nuovo gioco basato su nuovi giocatori, solo in questo modo riusciremo ad essere nuovamente competitivi, perché, parlandoci chiaro, è difficile tornare a vincere con ragazzi inesperti come jhonatan, nagatomo, obi, ranocchia, pazzini, zarate, non vuole essere una critica ma solo una realtà.
La base del gruppo è giusta, bisogna solo perfezionarla e aspettare il tempo necessario per far maturare questi giovani e per smaltire e cancellare i fantasmi del triplete.
Lasciamo lavorare Gasperini in pace".
Giordano
"Gentile redazione,
dopo la sconfitta di ieri sera non saprei più a cosa pensare per capire le cause di questo tracollo di inizio stagione. Senza dilungarmi vado in ordine: prima la scarsa condizione fisica, poi la colpa l’abbiamo data alle nazionali, poi ancora al modulo del tecnico che non si adattava a i suoi uomini. E ora? Ammettiamolo, in certi frangenti della gara di ieri sera i nostri erano irriconoscibili e mi riferisco soprattutto ai tre dai quali mi sarei aspettato molto di più: Zanetti, Cambiasso e Milito. Di motivazione ne ho vista poca e inizio a pensare seriamente che ci vorrebbe molto più bastone che carota con questi giocatori ormai appagati in tutto; credo infatti che il modulo del tecnico influisca relativamente sulla prestazione della squadra, anche perché ieri sera si è tornati all’antico, per la pace di Moratti e di noi tifosi. E torniamo così al mercato estivo e le scelte fatte dalla società: si era tanto sbandierata la voglia di acquistare forze fresche e motivate, soprattutto a centrocampo. Abbiamo comprato il solo Poli, tra l’altro per ora rotto. E allo stato attuale, dopo appena due partite, hanno fatto crack i soliti Stankovic e Thiago Motta. Tra un po’ toccherà anche a Cambiasso, ormai la storia la conosciamo e si ripete sistematicamente.
Con tutta franchezza, la disfatta e figuraccia di ieri sera sono inammissibili, anche perché incontravamo una squadra che non equivale nemmeno ad una nostra di serie B.
Analizzato il problema e sperando di aver individuato i mali, si pensa alle soluzioni. Visto che i giocatori sono quelli (eccellenti per carità, ma come detto prima sono ultra trentenni, spremuti e alcuni rotti), la soluzione ottimale è quella di un tecnico nuovo, un sergente di ferro, alla Capello per intenderci. Ma per quest’anno sarà praticamente impossibile praticarla.
Purtroppo, finchè non avverrà una seria rivoluzione tecnica a livello di giocatori, sogniamoci il bel gioco e lo spettacolo puro: per quest’anno invece soffriamo tutti insieme pregando affinchè il Purgatorio sia breve. E speriamo che il presidente bastoni i suoi senatori…
Sempre Forza Inter".
Filippo
"Egregia Redazione,
credo che nella situazione in cui siamo noi tutti e specialmente la stampa vicina all´Inter, dobbiamo smettere di vedere tutto roseo e guardare la realta´ in faccia anche se e´ molto dura e amara.
Per questo mi permetto di commetare alcuni passaggi nel Vs. articolo“Nessuna decisione affrettata“.
„.....Gasperini, per metterle a tacere, deve lavorare psicologicamente sulla squadra, impaurita e spaesata, per ripartire con forza e vigore. La volontà e la capacità di ricominciare è negli occhi dei campioni nerazzurri.“
Ora dico io: ma credete veramente che Gasperini fino a sabato(!!) riuscira´a cambiare qualcosa dopo che ha lavorato 2 mesi con risultato zero??
E poi, scusate, chi sarebbero questi „campioni nerazzurri“ ?
Forse Cambiasso o Zanetti o Stankovic o Pazzini o Milito o Motta.... dove sono questi campioni?? Di campioni, e lo sa tutto il mondo, ne abbiamo solo uno: Sneijder. Il resto e´ mediocre o bollito.
Ormai non e´ piu´ un segreto che i tifosi interisti (ed io lo sono dai tempi di Herrera) si stanno allontanando dalla societa´ in cui non credono piu´ dopo che la stessa ha smantellato la squadra dopo il triplete. Non e´ neanche un segreto che la maggior parte dei tifosi interisti non crede piu´a una squadra di ultratrentenni che, tecnicamente parlando, non sono mai stati dei mostri bensi´ hanno solo combattuto finche´ avevano la forza che oggi non c´e´ piu´.
„Si punta sul loro orgoglio e sulla voglia di ribaltare una situazione difficile e allo stesso tempo strana per una squadra abituata a lottare per grandi obiettivi.“
Definire una situazione che dura da piu´ di un anno con l´aggettivo „strana“ e´ avere i paraocchi. E´ da piu´ di un anno che la squadra non lotta o non vuole o non puo´ lottare piu´.
Quello che voglio dire, cara Redazione, e´ che frasi o parole come „lottare“ o „campioni“ o „rinascita“ ecc.., e´ meglio lasciarle perdere. Non ci crede piu´ nessuno.
Un tifoso molto deluso"
Ottorino
"Gentile redazione, la delusione con cui stamattina noi Interisti ci siamo svegliati va al di la di una normale sconfitta. Purtroppo è saltato il sistema Inter. Purtroppo si sono cominciate a prendere decisioni sbagliate e di conseguenza quel bel apparato di società organizzata che si era creata in questi anni è saltata. Purtroppo l’Inter prima di avere chi insegna calcio ha bisogno di un allenatore che entri nella testa dei calciatori e fargli credere di essere i più forti. Prima Mancini e poi il grande Josè erano riusciti nell’intento. Del resto non faranno forse un calcio spettacolare (punti di vista), ma sanno come far uscire gli attributi ai propri calciatori. Inoltre hanno avuto una capacità straordinaria di far rispettare le proprie scelte prima alla società e poi alla squadra. Rafa Benitez a mio parere poteva continuare ciò, ma non è stato difeso e ben assistito da nessuno. Eppure è riuscito con la sua personalità a vincere lo stesso. Ma quest’anno è saltata l’organizzazione totale della grande Inter. Una grande non può prendere un allenatore pochi giorni prima che inizi il precampionato soprattutto scegliendolo come quarta/quinta scelta. Non può comprare giocatori pseudo-titolari l’ultimo giorno di mercato e non può sbagliare le liste champions. Non Può!
Inoltre tutto sembra errato e senza logica. Se hai una squadra con una difesa che ha vinto tutto,devi cercare un tipo di allenatore che porti avanti quel sistema di gioco. Invece i buontemponi della beneamata prendono un mister che gioca con la difesa a 3 e che per giunta sta dimostrando una poca apertura ai cambiamenti. E qui la sottile differenza tra un grande allenatore e un allenatore di squadre di medio-bassa classifica. Mourinho capì che il suo modulo non si adattava, cambiò e vinse. Costruì la squadra attorno alla più forte fonte di gioco,Snjider, e vinse tutto convincendo tutti. Invece lei, caro mister, lo tiene fuori o lo fa giocare a sinistra. Non va bene. Non do la colpa di tutto ciò solo a Gasperini, penso ansi che la società sia la principale responsabile di tutto quello che ci sta accadendo. Ma non parliamo di dare tempo. Quando una squadra si prepara bene e segue il suo mister, gli viene trasmessa personalità e parte subito bene. Anche l’Inter di Lippi, partì alla grande, addirittura con Kallon e Ventola. Poi gli eventi e gli anni particolari non consentirono nessuna vittoria. Lei caro Mister, ha perso le prime tre partite ufficiali. Le ricordo un aneddoto. Nella mi vita ho visto un solo allenatore con una dignità al di sopra di tutto. Parlo del signor Corrado Orrico, che alla fine dell’ennesima brutta domenica ebbe il coraggio davanti a tutta Italia di dimettersi e lasciare l’incarico. Ma questo è un altro calcio……"
Marco
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