"Beh, insomma, dai, non mi lamento. Ho vinto uno scudetto con la Roma, uno con la Samp, la Coppa Campioni con una grande Juve, altre coppe. Poteva andare meglio, ma anche peggio". Lo dice Pietro Vierchowod, intervistato oggi dalla Gazzetta dello Sport.

Cosa ti manca?
"Un po’ di Nazionale. Mi sarebbe piaciuto vincere qualcosa, magari un Mondiale. Uno veramente l’ho vinto, in Spagna. Ma non ho mai giocato. Dovevo, invece mi sono fatto male alla caviglia e Bearzot ha lanciato Bergomi".

Grande difensore. Chi è stato il migliore dei tuoi tempi?
"Uno? Uno solo? Eravamo in tanti. Ferrara, Baresi, Maldini, Costacurta, Ferri. Erano forti anche quelli delle “piccole”. Preparati e addestrati".

Perché, adesso non lo sono?
"No. Un po’ di tempo fa mi hanno chiamato e chiesto di fare cinque nomi per la Nazionale. Sai che non ne ho trovato uno? Non ce ne sono più, tutti stranieri. L’ultimo grande è stato Chiellini. È sparita la nostra scuola, non c’è nessuno che insegni a un ragazzo come marcare, come muoversi con il pallone e con l’avversario, come anticipare, come non farselo scappare. In A gli allenatori sono quasi tutti ex centrocampisti. Poi i giocatori vengono tutti dall’estero. Va bene, ma diamo più spazio agli italiani. E vale anche per i portieri. Una squadra può averne anche cento di stranieri, ma io ne farei giocare solo cinque per volta. E basta".

I difensori stranieri che ti piacciono di più?
"Mah, l’ultimo è stato Thiago Silva. Al Milan ci sono Tomori e Kalulu, sono ancora in crescita, devono maturare. Sono tifoso della Juve, la guardo, ma Bremer non mi piace. Oh, intendiamoci, è un mio parere. Non voglio fare il professorino, dico quello che penso".

E con quale dei tuoi allenatori ti sei trovato meglio?
"Boskov. Un padre, un amico, un gestore. Sacchi quello che insegnava meglio, un maestro".

Oggi chi potrebbe farti gol?
"Ascolta: secondo te, questi dovrebbero farmi paura? Non lo so. Mi piace Osimhen, con quelle leve. Io però ho marcato Van Basten e non mi ha mai segnato su azione. Ho giocato contro Boninsegna e Sheva. E Bettega, Pulici, Paolo Rossi, Altobelli, Pruzzo e Careca, Rummenigge, Batistuta, Weah. E anche Vieri e Inzaghi. A 40 anni ho fermato due volte il Fenomeno Ronaldo, ha segnato solo su rigore. Dai, per favore…".

Cosa non ti piace di questo calcio?
"La partenza da dietro. I retropassaggi, il tic toc. Lo ha inventato Guardiola a Barcellona. Ma c’era un motivo, lui lo faceva per stanare, far uscire le squadre piccole. Noi lo abbiamo stupidamente e inutilmente copiato. L’Inter ha perso uno scudetto, la Roma l’ultimo derby e non parliamo dei sudori freddi di certi portieri. No, insistono, bisogna partire sempre dal basso…".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 17 novembre 2022 alle 11:16 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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