Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Ronaldo. L'ex attaccante interista parla soprattutto del Mondiale che ormai sta arrivando al suo culmine.

Ronaldo, ha smaltito la delusione per il Brasile?
"Credo che il Brasile abbia fatto un ottimo Mondiale, commettendo pochi errori. Però ci è mancata un po’ di malizia nel finale della partita con la Croazia: avremmo dovuto tenere il pallone, perdere un po’ di tempo".

Al posto di Tite si parla di Ancelotti o Guardiola.
"Sarebbero grandi maestri. Per me non è un problema vedere uno straniero alla guida del Brasile. I nomi di Ancelotti e Guardiola sono credibili, così come quello di Mourinho".

Chi vince il Mondiale?
"Pensavo che i favoriti fossero Brasile e Francia. Il Brasile è andato a casa e resta la Francia, che finora ha confermato tutte le sue potenzialità. E apparentemente sa anche gestire la pressione".

Mbappé è il suo erede?
"Mi ricorda... me quando giocavo: rapido, potente, tecnico. E sa usare le sue qualità nel modo migliore. Mi impressiona molto perché, in un calcio in cui tutti vanno veloci, lui è velocissimo: ha una marcia in più. Ha un talento naturale, è spesso decisivo, credo che sia lui il miglior giocatore del Mondiale".

Messi meriterebbe di vincere il Mondiale?
"Tutti lo meritiamo, ma il calcio è un gioco di squadra e nessuno ti regala niente per la tua storia personale. Di sicuro ha buone possibilità di riuscirci. Messi adesso deve fare i conti con l’età, fa meno scatti di prima, però vicino all’area è sempre un killer. Rispetto al passato, lo vedo più carico e determinato. Tutti cambiano nel tempo e la voglia di vincere il Mondiale ti spinge ad andare oltre sotto ogni aspetto, anche quello caratteriale".

Lei, comunque, non può tifare per Messi.
"Sarei ipocrita se dicessi di sì. La rivalità tra Brasile e Argentina è molto forte, non sarei felice di un loro successo. E poi l’Argentina non gioca un gran calcio, però ha sempre molta voglia di vincere, sa essere aggressiva, corre tantissimo".

Ormai siamo alla fine del Mondiale: le è piaciuto?
"È stato bellissimo, peccato che non duri ancora un po’. Siamo arrivati qui con l’idea dell’intolleranza, ma abbiamo imparato tanto della cultura araba. E il livello delle partite è stato alto. Questo Mondiale è stato un grande successo per il calcio".

Ma non c’era l’Italia.
"E questo mi è dispiaciuto tanto. Per favore, cambiate ciò che non funziona e tornate al Mondiale: l’Italia fa parte della storia del calcio".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 13 dicembre 2022 alle 11:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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