Le tanto attese motivazioni della penalizzazione della Juventus da parte della Corte d'appello sono state rese note ieri. Il Corriere dello Sport ha intervistato il professor Salvatore Sica, ex componente proprio della Corte d'appello, per capire meglio nel dettaglio: "Non è stata affatto una sanzione monstre", sottolinea.  
 
Prof. Sica, poteva quindi essere ancora più pesante? 
"Forse sì, perché la Procura aveva tante prove e la sentenza è suffragata da elementi molto forti, un quadro probatorio che la Corte stessa considera "impressionante"". 
 
Come risolviamo il tema "plusvalenze fittizie"? 
"L’impressionante mole di materiale probatorio, intercettazioni e anche riscontri documentali, fanno sì che la mancanza di un indice oggettivo per definire una plusvalenza "fittizia" sia sostituito dall’ammissione stessa da parte dei dirigenti della Juve che quelle operazioni non erano corrette". 
 
Juve quindi condannata per aver creato un sistema? 
"Sì, viene configurato così. E, a questo punto, l’illecito amministrativo, cioè l’art. 31 del codice di giustizia sportiva, diventa un discorso più marginale rispetto alla violazione grave e ripetuta dell’art. 4.1". 
 
«Lealtà, probità e correttezza». Che significa violare questi principi? 
"Alterare le regole del gioco. Secondo i giudici la Juve ha alterato le regole del proprio gioco e probabilmente quelle dell’intero sistema. Un fatto gravissimo". 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 31 gennaio 2023 alle 11:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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