"La prima immagine che mi torna in mente di quei due derby? Io che corro ad abbracciare Abbiati dopo la parata su Kallon, all’ultimo minuto della partita di ritorno. Ci aveva salvato la vita". Parte così il lungo ed emozionante racconto che Sandro Nesta rivive insieme a Sportweek di quel doppio incontro del maggio 2003 contro l’Inter che li portò alla finale di Manchester. "Due partite che infiammarono una città e per una settimana trasformarono, in qualche caso stravolsero, abitudini, atteggiamenti e addirittura, in qualche caso, i lineamenti dei protagonisti". 

Vi menaste più del solito in quei derby?
"Ma no, ci si conosceva e c’era grande rispetto. Certo, c’erano quelli con cui litigavi. Uno su tutti. Chi? Dài, è facile: Materazzi. Amico mio, persona splendida fuori dal campo, ma nei derby tra noi due non c’erano mamme né sorelle". 

E questi, che derby saranno? 
"Non credo bellissimi, perché le due squadre si temono. Si studieranno, staranno un po’ “piatte”. L’Inter starà più bassa per limitare Leao, perché se quello parte, ti sfonda. Ci vorrà un episodio per stapparle". 

Cosa deve temere il Milan dell’Inter e viceversa? 
"Per me l’Inter ha una rosa superiore, perché più profonda, e i cinque cambi concessi oggi potranno incidere molto. D’altra parte, il Milan è più squadra, ha meno cali di tensione. Ai rossoneri viene naturale stare concentrati, agli avversari un po’ meno. E se l’Inter si distrae, la paga sempre, basti vedere i due gol presi in cinque minuti dal Benfica a Milano. Credo anche che il Milan abbia uno spirito di squadra fuori dal comune: la partita di ritorno giocata nei quarti a Napoli dimostra una compattezza molto importante". 

È riduttivo dire che il Milan ha più gioco, mentre l’Inter maggiore fisicità? 
"Ma anche il Milan è una squadra fisica, magari in maniera differente. Tonali e Bennacer sono due centrocampisti con tanto volume di gioco. Forse non hanno un palleggio super. Al contrario, il centrocampo dell’Inter non è solo corsa e potenza: Calhanoglu, Brozovic, Barella sono giocatori tecnici".

Fuori dai soliti nomi: da chi si aspetta il partitone? 
"Tonali: incarna lo spirito Milan di cui parlavo. E Brozovic, giocatore fondamentale per l’Inter: se gioca lui, giocano tutti". 

Pioli e Inzaghi possono ancora sorprendersi a vicenda? 
"Sarà difficile. Pioli dovrà limitare Brozo come ha fatto col napoletano Lobotka".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 29 aprile 2023 alle 12:24
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print