Intervenuto sul palco del Business of Football Summit organizzato dal Financial Times a Londra, Gerry Cardinale ha parlato anche di Milan e delle ambizioni future del club rossonero. "Stadio? Lo faremo di sicuro e sarà il primo costruito in Italia dal 2011 - ha annunciato come riportato oggi dalla Gazzetta -. Guarderemo al cambiamento in ogni aspetto della società. Mi sono affidato a Zlatan per raccogliere opinioni, prospettive e consigli sull’idea del cambiamento in campo. Ma tutto attorno al Milan deve cambiare, anche se preferisco la parola evolvere. Guarderemo a come abbiamo fatto le cose, al personale, ai tanti infortuni che abbiamo avuto. Io non sono soddisfatto e Zlatan non è soddisfatto del fatto che non siamo numeri 1 al momento in Serie A. Siamo una squadra giovane, e quando guardi le cose da distanza e pesi il fatto che è una squadra molto giovane e molto nuova, non stiamo facendo male. Ma a noi non basta “non fare male”: abbiamo tanto lavoro da fare. Ed è lecito aspettarsi un cambiamento. Stiamo cercando di essere responsabili nel modo in cui costruiamo la squadra: se lo facciamo e poi giochiamo senza tutti i nostri giocatori, qual è il punto? Ci sono tante ragioni, non puoi solo dare la colpa allo staff medico. I giocatori sono sottoposti a pressione enorme e giocano decisamente troppe partite: dobbiamo prenderci cura della loro salute".

"Nel calcio c’è questa idea che per vincere si debba spendere più degli altri: io dico che si deve spendere meglio - ha spiegato Cardinale -. Dobbiamo trovare modi più intelligenti, capire come vincere con costanza, professionalizzare il modo in cui le squadre sono gestite. Nessuno vuole vincere più di me. Ma molti perdono la razionalità quando si tratta di vincere, io no: ed è per questo che non voglio entrare in spogliatoio, ed è per questo che mi serve Zlatan che parli coi giocatori e mi permetta di gestire il club mettendo da parte il coinvolgimento emozionale".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 01 marzo 2024 alle 11:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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