Carlo Jacomuzzi è stato direttore sportivo per diversi anni e ora è il presidente dell’Aioc, l’Associazione Italiana Osservatori Calcistici. Ha parlato alla Gazzetta dello Sport anche di Cesare Casadei, il talento più lucente della Primavera interista.

Differenze tra il mercato italiano e quello inglese al di là dei soldi che girano?
"Qui da noi i procuratori hanno un peso nettamente maggiore. Da loro conta di più l’allenatore. Ma quello che hanno di più Oltremanica è la pazienza".

Qual è il segreto per scovare un talento?
"Andare in giro, vedere partite su partite. La tecnologia aiuta, non c’è dubbio, ma un giocatore va visto dentro uno stadio: come si muove, che carattere ha, come usa i piedi. Io qualche anno fa stavo via mesi, giravo il mondo: avrò visto centinaia di partite".

Il più forte che ha visto da giovane?
"Aguero. Ero in Argentina, lavoravo per il Chelsea e lui aveva 16 anni. L’ho segnalato, ci hanno lavorato su, ma per la legge sugli extracomunitari che c’era allora non se ne fece niente".

Talenti italiani che le piacciono?
"Miretti della Juventus ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore vero. E anche Casadei dell’Inter ha il potenziale per essere un top".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 03 giugno 2022 alle 11:02 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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