La Repubblica lancia oggi un atto d'accusa al calcio italiano riguardo alla questione plusvalenze e sottolinea la proposta di Gabriele Gravina in merito. "Il calcio italiano è un sistema che vive regolarmente al di sopra delle proprie possibilità, spendendo ogni anno quasi un miliardo più di quanto guadagna. Ma, nel silenzio delle proprie istituzioni, ha ideato un sistema che gli ha permesso di non affondare: lo scambio supervalutato di giocatori fantasma", si legge.

Nell'articolo si sottolinea che in cinque anni, dal 2015 in poi, il valore delle plusvalenze è passato da 381 milioni a 739 milioni di euro, con ricavi aumentati di neanche un terzo. Oltre alle operazioni della Juventus sotto la lente d'ingrandimento della Procura c'è anche un capitolo dedicato all'Inter. "Dal 2018, tra i nerazzurri e il Genoa sei operazioni per 78 milioni: tre acquisti per club. Ma, nei fatti, si sono mossi solo 5 milioni. Anche perché i giocatori erano quasi sempre gli stessi: nel 2018 il Genoa acquista il portiere Radu, l’anno successivo lo riprende l’Inter spendendo poco più di quanto incassato. Dodici mesi dopo tocca a Pinamonti: va al Genoa per 19 milioni, un anno e torna per 21 all’Inter dove lui e Radu non giocano mai. Idem Vanheusden, venduto allo Standard per ricomprarlo, senza impiegarlo. Perché un club in crisi dovrebbe spendere per giocatori inutili? Ora Gravina, presidente della Figc, pensa a una regola che permetta alla Federazione di non considerare, ai fini delle iscrizioni ai campionati, gli effetti a bilancio degli scambi a saldo zero. Ma il Decreto Rilancio prevede la possibilità per le società di spalmare su 5 anni le perdite del 2020. Insomma, far plusvalenze non serve più. E la norma Figc rischia di chiudere la stalla a buoi già scappati".
Sezione: Rassegna / Data: Mar 30 novembre 2021 alle 10:34
Autore: Redazione FcInterNews
vedi letture
Print