"Contro l’Inter non credo di aver fatto molti tiri, ma credo che nelle prossime partite cercherò di adattare il mio gioco e di mettermi più in posizione per poter tirare maggiormente. Spero di segnare di più". Questo l'augurio di Joshua Zirkzee, stella dell'attacco del Bologna intervistato oggi dal Corriere dello Sport.

Le ha dato fastidio non tirare il rigore a San Siro? 
"È stata una sorpresa. E una scelta dell’allenatore. Prima della gara ero il primo della lista per tirare i rigori, per questo sono rimasto sorpreso quando lo ha battuto un altro. L’allenatore mi ha parlato nell'intervallo, e dopo è andato tutto bene. Non c'è nessun problema". 

Anche perché dopo ha fatto gol pure lei. 
"Non posso lamentarmi. Comunque eravamo in un momento di grande pressione. Il mister non voleva cambiare le routine che abbiamo già sperimentato". 

Di Vaio ha detto che lei è un Arnautovic con dieci anni in meno. 
"È un complimento molto, molto bello".  

Arna è stato un modello per lei? 
"Marko è come un fratello maggiore. È facile parlare con lui. Ma io, come persona, non sono mai andato da qualcuno a chiedergli come si fa questo, come si fa quello. Preferisco guardare e farlo a modo mio. L'ho sempre detto e lo dirò sempre. Quindi ci sono stati dei momenti in cui mi hanno dato dei consigli. Personalmente non chiedo mai niente a nessuno". 

Che consigli le ha dato? 
"Non uno specifico. Magari una frase prima della partita: "Ehi, con lui puoi fare questo, con lui quest'altro” ad esempio, cose del genere". 

È una fortuna che sia andato all’Inter? 
"Marko è un buon amico, ma quando se n’è andato sono stato felice. Già. Devo essere sincero. So che Marko lo sa. Gliel'ho detto io stesso, perché per me è chiaro che ora ho maggiori possibilità di giocare. Se Marko fosse qui sarebbe molto più difficile per me. Dopo il gol contro il Cagliari mi ha chiamato: era così felice".  
  

Sezione: Rassegna / Data: Sab 14 ottobre 2023 alle 09:47
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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