Uno dei protagonisti in positivo della finale di Coppa Italia è Hakan Calhanoglu, che ha trasformato un rigore determinante per il 2-2. "Ed è allora che i duri non solo cominciano a giocare, ma si prendono delle responsabilità: quando il pallone pesa come un macigno, anche da un calcio di rigore si può giudicare un giocatore. Perché ci vuole sicuramente coraggio, anche se Calhanoglu è pure dotato di tanta fantasia. E freddezza", si legge su Tuttosport che definisce il turco "chirurgico e spietato, ancora una volta alla Juventus, ancora una volta dal dischetto. Come quel 3 aprile, quando aveva sbagliato dagli undici metri, ma Irrati aveva fatto ripetere l’esecuzione: e al secondo tentativo il turco non aveva sbagliato. Stavolta la trasformazione è ancora più precisa, senza bisogno di repliche".

Elogi che vengono estesi anche al resto del centrocampo: "Lo stesso ovviamente si può dire di Nicolò Barella , che aveva sbloccato la sfida, regalando all’Inter il vantaggio, però anche l’illusione di una serata di festa relativamente tranquilla: un piccolo, grande capolavoro balistico dopo appena sette minuti, sfruttando un’intuizione del solito Brozovic".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 12 maggio 2022 alle 12:56
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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