Non è cominciata sotto i migliori auspici la stagione della potenziale rinascita di Ionut Radu, ieri protagonista di una topica clamorosa in Fiorentina-Cremonese che lascerà inevitabilmente il segno sulla sua autostima, già ai minimi storici per l'erroraccio fatale in chiave scudetto che condannò l'Inter alla sconfitta di Bologna. "Ionut Radu sembra caduto in un abisso senza fine, un buco nero che compare all’improvviso e continua a tormentarlo - si legge sulla Gazzetta dello Sport -. Fino a quel momento aveva messo la firma sul sorprendente pari della Cremonese in casa della Fiorentina, mettendo in mostra la parte buona del suo repertorio e stoppando più volte l’arrembaggio viola. Poi, come purtroppo già successo in passato, è caduto nella trappola dell’Intervento più semplice. Impossibile pensare a un calo di concentrazione, è stato un errore tecnico, un errore di calcolo di traiettoria: lo spiovente di Mandragora era lento, profondo ma prevedibile. Un cross innocuo, diventato incubo per Radu. Ha provato a bloccare in volo la palla invece di cercare di andargli incontro e respingerla con i pugni o alzarla sopra la traversa. E quando l’ha fatta sua, dopo il contatto col palo è finito nella propria porta. Un Intervento goffo, che in un attimo lo ha riportato all’inferno vissuto negli ultimi quattro mesi. Perché poi il calcio sa essere spietato e certe etichette diventano difficili da togliere". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 15 agosto 2022 alle 11:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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