Cosa resta dopo tanto champagne, sigari, danze, megafoni, dirette Instagram e asciugamani arrotolati in testa per la pazza gioia? "Un certo senso di libertà, almeno nella mente: adesso, con una Coppa Italia in più in curriculum, l’Inter può tentare il tutto per tutto in campionato senza farsi angosciare troppo dall’obbligo di seconda stella". Questo quanto sottolinea oggi la Gazzetta dello Sport nell'immediata vigilia del penultimo turno di campionato che vede i nerazzurri sul campo del Cagliari subito dopo Milan-Atalanta.

Secondo la rosea, il trofeo vinto mercoledì ha alleggerito l’anima e cambiato l’umore di Inzaghi e compagnia. "Non soltanto per la festa meritata (e prolungata) dopo la finale con la Juventus. Senza quel successo, il tentativo semi-disperato di rimonta sul Diavolo sarebbe stato infatti più assillante, ancor più tormentato. Al contrario, adesso sarà più semplice concentrarsi sulla possibile impresa, sperando sempre in un inciampo del Diavolo: comunque vada, nel museo di viale della Liberazione brilla un’altra coppa, anche se meno pregiata dello scudetto - si legge -. Sotto traccia, resterà pure qualche rimpianto su come sia stato possibile complicare la rincorsa scudetto senza un vero perché, ma la testa dei nerazzurri si è comunque un po’ svuotata. Nello stesso tempo, nei pochi allenamenti che ha potuto dirigere, Inzaghi ha coltivato la determinazione necessaria: ai suoi ha detto di non essere appagati, di farsi guidare dall’entusiasmo".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 15 maggio 2022 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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