Dallo sfottò all'insulto il passo è breve. E ieri i giocatori del Milan, festanti sul pullman scoperto, si sono resi protagonisti non di una, ma di più uscite decisamente fuori luogo e fuori da ogni decenza. Da "La Coppa Italia mettila nel culo" a "Spiaze" con la faccia di Simone Inzaghi, passando per Ibrahimovic che invita i tifosi a mandare "un messaggio" a Calhanoglu a "Inter merda" fino a "Interista vaffanculo". Oggi la Gazzetta dello Sport conferma l'apertura di un fascicolo da parte della Procura federale per violazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, quello in cui si parla dei doveri di "lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva".

In particolare, la rosea si soffera sullo striscione riguardante la Coppa Italia: "Una sorta di norma generale che comprende tutti i casi relativi a una generale mancanza di sportività della società o dei tesserati e dei soci del club. E l’apertura del fascicolo sta a significare che per la procura federale l’episodio non può rientrare in un semplice sfottò, ma è a tutti gli effetti un insulto diretto verso un altro club. La vicenda ha anche un precedente, che risale al 2007, quando uno striscione simile fu mostrato da Massimo Ambrosini durante la parata seguita alla vittoria in Champions dei rossoneri. In quell’occasione il bersaglio era stata un’altra Inter, vincitrice dello scudetto proprio in quei giorni".

L'Inter - secondo la Gazzetta - non prenderà alcuna iniziativa in tal senso, ma fa filtrare la delusione e il rammarico per lo striscione e alcuni toni usati nella festa, particolarmente contro l’ex Calhanoglu, il più bersagliato. E in serata la dirigenza nerazzurra è stata contattata dal presidente del Milan, Paolo Scaroni, che ha stigmatizzato la vicenda dello striscione chiedendo scusa per l’accaduto. "Nella parte relativa alle sanzioni, il Codice prevede per la violazione dell’articolo 4 anche la possibilità di una squalifica per i giocatori responsabili (articolo 9) da scontare nel prossimo campionato, ma è probabile che la vicenda si concluda con una multa", spiega la rosea.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 24 maggio 2022 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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