Oaktree è sbarcata sul pianeta Inter garantendo un impegno non a breve, ma a lungo termine. Tuttavia - come ricorda il Corriere dello Sport - prima che si ritrovasse ad escutere le azioni del club nerazzurro, si diceva che non fosse di suo interesse portarsi in casa e gestire una squadra di calcio. Il quotidiano romano insinua il dubbio che il fondo possa vendere dinanzi all'offerta giusta, ma non prima di 18 mesi.

Perché questo arco temporale così preciso? Gli accordi tra Suning e il fondo californiano erano parecchio complessi e Zhang si era cautelato in caso di perdita del club nerazzurro, con in particolare quella clausola che fa riferimento al fair-value. Si può ben capire, allora, come Oaktree abbia ben poco interesse a inseguire un compratore in tempi troppo rapidi. Più vantaggioso lavorare in vista del 2026 (ovvero alla scadenza dei 18 mesi) con l’obiettivo di alzare ulteriormente il valore dell’Inter. Un’offerta adeguata - secondo il quotidiano romano - potrebbe spingere il fondo americano alla cessione subito alla scadenza, garantendosi un buon guadagno. Altrimenti, qualora il piano di sviluppo non fosse completato (lo stadio resta un aspetto fondamentale) o se i margini di crescita dovessero essere ritenuti ancora importanti allora non sarebbe così sorprendente se Oaktree si tenesse stretta l’Inter. 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 29 maggio 2024 alle 09:24 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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