Il Genoa sta pian piano uscendo dall'incubo. "Il Covid-19 è una cosa seria, ma non ci aspettavamo che potesse colpirci in quella misura e con quella forza. Avevamo sempre fatto le cose con grande cautela ed attenzione. Invece da quel giorno ci sono stati pochi allenamenti, nessuna partita, e se prima gioivamo per un gol, adesso esultiamo per un giocatore negativizzato. Siamo su questi livelli", ammette Rolando Maran, tecnico del Grifone, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Lunedì, il Verona. È il momento di ricominciare, con grande fatica.
"Un periodo surreale, devo dire grazie a tutta la Primavera del Genoa, compresa dirigenza e l’allenatore, per la loro disponibilità. Nei primi giorni eravamo, sei, sette, otto giocatori... pensare che tutto il resto della squadra era a letto, conciata in quel modo... Solo noi in Italia e forse in Europa abbiamo vissuto una cosa del genere, non è stato semplice per nessuno gestire un momento così traumatico".

Il calendario è tosto: Verona, Inter, coppa Italia e derby in quattordici giorni.
"Ecco perché dico che la parte più ardua deve ancora venire. Rimbocchiamoci le maniche dandoci fiducia l’un l’altro. Ho il dovere di stare davanti portando la bandiera, ma mostrando alla squadra ciò che provo davvero, senza finzioni".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 16 ottobre 2020 alle 11:38 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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