Lunga intervista alla Gazzetta dello Sport per Adriano Galliani. Tra i tanti temi affrontati dal dirigente storico del calcio italiano, anche quello del format della Serie A e del calciomercato.

Continua a battersi per la Serie A a 20 squadre?
"Assolutamente sì. Si parla di calendario affollato ma il campionato ha lo stesso format da vent'anni, sono le coppe europee che hanno aumentato gli impegni. Una previsione la faccio: le prime dieci squadre classificate del 2023-2024 saranno nelle prime dieci posizioni anche alla fine della prossima stagione. Noi siamo tra le altre 10: una volta siamo arrivati primi nella classifica di destra, una volta secondi. Che non vuol dire non porsi obiettivi più ambiziosi ma serve anche essere realisti: la Serie A a 18 squadre di fatto riduce il gruppo di chi lotta per la salvezza da dieci a otto. Le altre, specie quelle che giocano le coppe, sono in più avvantaggiate dai ricavi dei diritti tv internazionali: i broadcaster investono nei diritti europei, a discapito di quelli nazionali e quindi delle squadre che giocano solo il campionato".

Lo affronterà con qualche nuovo colpo?
"Abbiamo 30 giocatori, qualcuno uscirà. E per far entrare qualcuno di importante, deve prima partire qualcun altro. Numericamente siamo a posto ma cercheremo di capire se ci sarà l'occasione giusta per migliorare le nostre qualità. Colpani? Non dico né che si muoverà né che non si muoverà. Faccio mercato da 50 anni, quello che non capita in un mese, succede in un minuto. Ho preso Luca Marrone alle 20.00 e 45 secondi dell'ultimo giorno di mercato e fu decisivo con un gol nella finale playoff. Izzo è arrivato alle 19.58 dell'ultimo giorno di trattative e si è comportato benissimo. Posso dire che per Colpani non c'è nessuna trattativa in corso, poi cosa succederà non lo so".

Dispiaciuto che a lasciare sia stato Palladino?
"Il contrario, sono orgoglioso. Di lui, come di Carlos Augusto all'Inter o per Di Gregorio alla Juve. Raffaele ha scelto una squadra che gioca le coppe europee ed è stata una decisione legittima, io l'ho corteggiato e sperato rimanesse ma i rapporti restano affettuosissimi. Si è comportato bene con noi, poteva andarsene un anno fa e invece ha rispettato la parola data a me e Berlusconi. Non ha fatto nessuno sgarbo al Monza".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 11 luglio 2024 alle 12:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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