San Siro aperto al pubblico nell’ambito delle Giornate di Primavera Fai, il Fondo Ambiente Italiano. Oltre 4.000 ingressi nella prima giornata e oggi nuovo appuntamento. Il Corriere dello Sport racconta le emozioni dei visitatori e spiega i dettagli dello spogliatoio dell'Inter. "C’è un corridoio con le stanze per i medici, i fisioterapisti e il tecnico. Sulle pareti sono raffigurate le maglie dei grandi interisti del passato (Picchi, Suarez, Corso, Facchetti, Mazzola, Altobelli, Berti, Matthäus, Rummenigge, Zenga, Baresi, Bergomi, Djorkaeff, Julio Cesar, Eto’o, Ronaldo, Milito, Stankovic, Cambiasso, Figo, Samuel e Javier Zanetti), più due senza personalizzazione. Lì potrebbe finire il nome di qualcuno degli interisti attuali o futuri. Nello spogliatoio, più rotondo e non a forma di elle, niente poltroncine, ma panchine bianche, come una volta". 

"Quello milanista sembra più lussuoso, quello interista più aderente al passato e alla tradizione - si legge -. In entrambi non mancano il campanello che suona quando l’arbitro chiama le squadre per l’ingresso in campo e due grandi televisori, ma in quello nerazzurro c’è anche il touch screen dove Spalletti disegna gli schemi. Il resto è... comune ovvero il tunnel che porta in campo con 22 gradini da scendere prima di apparire davanti ai tifosi. Il corridoio è prima rivestito di marmo grigio, poi semplicemente dipinto di bianco con il pavimento verde; finisce con pannelli in cui sono ritratti i grandi del passato del Milan quando sono i rossoneri in casa o con una frase celebre di Facchetti («Ci sono giorni in cui essere interista è facile, altri in cui è doveroso e giorni in cui esserlo è un onore») quando San Siro si tinge di nerazzurro".

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Sezione: Rassegna / Data: Dom 25 marzo 2018 alle 11:39 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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