Ramón Calderón, ex presidente del Ral Madrid tra le due ere di Perez, parla a Tuttosport e affronta anche l'argomento Superlega.

L'immagine del campionato spagnolo nel mondo rischia di essere compromessa dal caso Negreira. 
"È ancora troppo presto per dare un giudizio. Un presidente del Barça (Rosell, ndr) è stato in carcere per 2 anni e poi si è scoperto che era innocente. Da quanto emerso, la situazione del Barça è complicata e potrebbe diventare grave, ma non abbiamo tutte le informazioni a nostra disposizione. Un tribunale e gli organi federativi se ne stanno occupando e ci sapranno dire se è successo qualcosa. Di certo, questa situazione non è positiva e non solo per il Barça, ma per tutta la Liga". 
 
Sia Juventus che Barça, le altre 2 squadre che assieme al Real sostengono la Superlega, stanno avendo guai giudiziari. È preoccupato che qualcuno possa tirare fuori qualche scheletro dall'armadio blanco? 
"No. Mi pare che le cose si siano fatte bene. E in campo, difficilmente, si sarebbero potute fare meglio". 
 
La Superlega è morta? 
"Il problema è che così come l'avevano presentata non aveva senso. Prova ne sia che il primo tentativo è morto dopo 48 ore. Ora, sembra che il Psg, le inglesi e le tedesche non abbiano intenzione di parteciparvi. Con una premessa del genere, mi sembra difficile che il progetto vada in porto". 
 
Lasciamo tutto così? 
"Beh, in questo momento, la Champions è l'unica proposta che permette di avere incontri tra le migliori squadre senza alterare gli equilibri dei campionati nazionali. Detto questo, è chiaro che tutti vogliamo migliorare il sistema e se è possibile è giusto provarci". 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 19 marzo 2023 alle 10:10 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print