Inter-Borussia Mönchengladbach vuol dire soprattutto Coppa dei Campioni 71/72: "La partita della lattina". Protagonista, sui malgrado, Roberto Boninsegna. "Lo so, sono passati ormai 49 anni, ma i miei ricordi continuano a essere nitidi. Fu un episodio talmente anomalo a livello di eccellenza europea che se ne riparlerà a ogni sfida diretta tra l’Inter e il Borussia. In questi giorni di vigilia ho ricevuto richieste di interviste da parte di giornalisti tedeschi al limite del provocatorio: mi riferivano il giudizio canzonatorio di Heynckes, uno degli avversari di allora, e ho risposto con ironia dicendo che magari non ha ancora smaltito i 4 gol di San Siro... La realtà è che quella sera la botta in testa la presi io", ricorda Bonimba.

Ricordi nitidi. "Ero andato a recuperare il pallone per effettuare una rimessa laterale - racconta alla Gazzetta dello Sport -. Le tribunette di legno erano proprio a ridosso del campo e i tifosi tedeschi cominciarono a lanciarmi di tutto. Cosa mi abbia colpito sinceramente non lo so, fu Sandro Mazzola a consegnare all’arbitro una lattina di Coca Cola, però vi garantisco che la botta fu forte, tanto è vero che persi i sensi. Mi risvegliai negli spogliatoi, sul lettino, con il ghiaccio su un bernoccolone. Nell’intervallo ricevetti la visita del commissario Uefa che appunto si accertò della ferita, garantendoci che avrebbe scritto tutto nel suo rapporto". Il resto è storia: il Borussia vince 7-1, ma in un clima surreale dopo l'accaduto. "Successe che i miei compagni nell’intervallo si erano convinti che la partita sarebbe stata nostra a tavolino e smisero di giocare", conferma Boninsegna. Vittoria a tavolino che, invece, non arrivò: la Uefa squalificò il campo del Borussia per un turno e ordinò la ripetizione del match in campo neutro, con il ritorno a San Siro che divenne l'andata. I nerazzurri si imposero 4-2 e poi, nel match sul neutro di Berlino, finì 0-0. 

"Se Conte riesce a recuperare qualcuno in difesa in modo da sistemarla meglio rispetto al derby, l’Inter è una squadra di eccellenza europea - dice Boninsegna sul match di stasera -. L'attacco? La vedo davvero forte questa coppia Lukaku-Lautaro. Sono affiatati perché si cercano e si trovano e sanno quando devono metterci quel po’ di egoismo sottoporta. Aspetto con fiducia anche Nainggolan, in mezzo al campo c’è bisogno dei suoi strappi come di quelli di Vidal in alternativa all’ordinata regia di Barella, Sensi e Brozovic".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 21 ottobre 2020 alle 09:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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