Domani sera, ad Anfield, andrà in scena Liverpool-Napoli, ossia il derby del cuore di Rafael Benitez: "Ci sono aspetti sentimentali che mi coinvolgono perché Liverpool e Napoli sono club nei quali sono stato benissimo e mi sono sentito amato. E poi abbiamo vinto", ha raccontato lo spagnolo in esclusiva al Corriere dello Sport. Prima di spegare i punti di contatto tra le due esperienze: "Ci sono analogie perché pure in questo caso il livello delle avversarie - Juve in primis, ma anche Milan, Inter e Roma - era enorme e competere economicamente pareva quasi impossibile. Il potere della Juve degli scudetti lo interruppe il Napoli, due volte. Ma è vero che, con l’arrivo di quei calciatori, fu modificata la dimensione del club. L’evoluzione di allora, continuata nel tempo, è un merito da riconoscere ad De Laurentiis e ai dirigenti".

Disoccupato di lusso, Benitez sta aspettando la chiamata giusta: "In questi mesi ho ricevuto varie proposte, alcune delle quali interessanti, però ho ritenuto non fosse il momento migliore per accettarle. Continuo a vedere tante partite e ad analizzarle con attenzione: nel nostro lavoro non si finisce mai di imparare. Ritorno in Italia? Voglio allenare in un campionato di alto livello, nel quale si gioca un bel calcio. Forse il fatto che io abbia allenato alcune squadre top dei maggiori tornei limita le possibili opzioni, ma io ho sempre amato le sfide nuove".  

Intanto, guarda tanto calcio, compresa la Serie A: "Oltre a Napoli e Milan, bisogna dar merito a squadre come Atalanta, Udinese e Lazio che lottano alla pari con le grandi".  

Sezione: Rassegna / Data: Lun 31 ottobre 2022 alle 09:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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