"È solo una questione di tempo. Se domani dovesse arrivare la matematica bene, altrimenti pazienza. Poi, per come ragiono io, il derby è una partita a parte". Così Evaristo Beccalossi, intervistato da Tuttosport, infiamma il match-point scudetto che l'Inter si giocherà domani sera contro il Milan. "L’Inter ha già dimostrato la differenza di valori tra le due squadre, ma non cambierà l’atteggiamento in campo. Che sia una giornata prima, o una dopo, l’importante è cucire sul petto la seconda stella. Per questo non do importanza alla squadra affrontata quando questo succederà".

Il Milan però proverà a rovinare momentaneamente la festa all’Inter. 
"Sì, per i rossoneri, specialmente dopo l’eliminazione dall’Europa League, sarà 'la partita più importante della stagione'. Al percorso del Milan manca qualcosa come obiettivi. I nerazzurri saranno nella miglior condizione di serenità, per giocarsela al meglio. Credo che sia il Milan a sentire più la partita". 

L’Inter arriva da una striscia di cinque derby consecutivi vinti. La differenza tra le due squadre è così netta? 
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Secondo me sì. Si deve però anche ricordare una cosa: quando ha vinto lo scudetto il Milan, gli addetti ai lavori, tra cui mi ci metto pure io, pensavano che Inter, Juve e Napoli fossero più forti. Poi i rossoneri hanno conquistato meritatamente lo scudetto".
 
Quello che oggi succede con Dimarco. 
"Si vedeva potesse diventare un ottimo giocatore".

L’Inter ha stradominato il campionato. 
"Simone Inzaghi è arrivato in punta di piedi, in molti avevano un punto di domanda su di lui. Oggi è tra i migliori allenatori. La squadra, con tanti parametri zero, è coesa. Le svelo una cosa che ho notato alla festa di Natale: anche gli ultimi giocatori arrivati all’Inter sembra sia nerazzurri da dieci anni. Questa cosa mi ha colpito. In gruppo capitano le incomprensioni, questi stanno bene insieme. Io ho vissuto degli anni in cui facevamo fatica a salutarci negli spogliatoi. Oggi si capisce come siano uniti per davvero". 

L’obiettivo resta la seconda stella. 
"Io non sono superstizioso. Arriverà. C’è dietro un lavoro preciso. Ci sono sempre le schegge impazzite di alcuni campionati, ma questo non sarà il caso. L’Inter ha carisma e personalità, la situazione è più che positiva".
 
Chi decide il derby? 
"Nel derby non si sa mai, ai miei tempi quando eri favorito, vincevano gli sfavoriti. Quando siglai una doppietta c’era chi prima della partita disse che non dovessi giocare per via del campo pesante, che non avrebbe fatto risaltare le mie qualità tecniche. Poi chiaro che ci sono sempre i numeri uno che fanno la differenza: direi Thuram e Lautaro".
 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 21 aprile 2024 alle 11:53
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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