J. MARTINEZ 6,5 - Ed eccolo lì, protagonista anche nell'unica partita in cui avrebbe giocato a prescindere dall'infortunio di Sommer. Paratona sul sinistro chirurgico di Isaksen, uascita tempestiva sul danese e ottimo senso del posizionamento sulla girata di Zaccagni. Guadagna il suo terzo clean sheet personale, garantendo sicurezza al reparto.
PAVARD 6,5 - Un primo tempo praticamenter perfetto, in cui toglie speranza a Zaccagni e controlla le discese di Pellegrini. Insomma, non si fa mai prendere alla sprovvista e si fa ammirare anche per lo stile. Poi battezza il secondo tempo, in modo inspiegabile, con un retropassaggio a Martinez che innesca Isaksen, forse troppo sorpreso per poter produrre qualcosa di credibile. Per fortuna si riprende dopo lo scampato pericolo e torna in ufficio a produrre.
DE VRIJ 7 - Sono un lontano ricordo i tempi in cui i tifosi della Lazio accompagnavano con i fischi ogni suo toccodi palla per un rancore mai sopito. Anche loro si sono rassegnati al fatto che all'olandese questo trattamento non fa più né caldo né freddo. Leader di una difesa che regge benissimo l'urto biancoceleste, non perde un confronto e guida i movimenti dei compagni con naturalezza.
BISSECK 7 - Torna titolare tirato a lucido, come se avesse trascorso il tempo fuori a fare training autogeno e a lucidare i muscoli. Tra tutti i giocatori in campo è quello che crea più energia, impossibile batterlo in progressione anche per gente rapida come Isaksen o Zaccagni (bel recupero last second su Dia che stava per calciare con tutta la porta davanti). Non solo: protagonista anche nell'altra metà campo, con sgroppate inarrestabili, un assist a Taremi e l'imbucata a Correa che porta al rigore.
DARMIAN 6 - Che sfortuna per lui che finalmente ha l'opportunità di giocare dopo una lunga attesa e per Inzaghi che senza Carlos Augusto e Zalewski faceva affidamentoi sul suo jolly di fascia. Una ventina di minuti tranquilli e poi l'infortunio. DAL 22' DUMFRIES 6,5 - Era virtualmente in pantofole e con la coperta di flanella sulle gambe quando l'infortunio di Darmian lo ha costretto a scaldarsi velocemente e gettarsi nella mischia. L'approccio è quello solito, faccia cattiva e voglia quanto meno di fare un casino produttivo. Quando ha metri davanti va che è un piacere ed è prezioso quando salva a ridosso della linea di porta un pallone vagante che non prometteva nulla di buono.
FRATTESI 5,5 - Va a folate, ma va. Superato il problema fisico che gli aveva impedito di giocare contro il Genoa, l'ex Sassuolo tenta di sfruttare questa ghiotta occasione dal primo minuto, seppur in un contesto tecnico e tattico che non semplifica le buone intenzioni. Tendenzialmente largo a destra, non rinuncia mai a una corsa quando si presenta l'opportunità anche se in linea di massima non emerge e tende a nascondersi. DALL'84' BARELLA SV.
ASLLANI 6 - In una serata sperimentale come questa Inzaghi si morde la lingua e lo lascia in campo pur se ammonito dopo appena 14 minuti. La sua prestazione non è nulla di eccezionale, commette qualche imprecisione ma non va mai nel panico anche quando Tchaouna o Dia vanno a pressarlo. Gioca semplice anche perché non riceve stimoli sufficienti per provare qualcosa di diverso. DAL 63' CALHANOGLU 6 - Intanto, rieccolo dal dischetto a timbrare il cartellino. Non sarà ancora al massimo ma la freddezza è rimasta inattaccata. Racimola altri minuti preziosi per farsi trovare pronto alla trasferta del Maradona.
ZIELINSKI 6,5 - Nobilita da solo l'intero centrocampo nerazzurro, l'unico ad andare oltre il reale e a ragionare sull'irreale. Finte, dribbling e palle in verticale per velocizzare la manovra, proprio lui che solitamente tende a perdere qualche frazione di secondo per darsi una pettinata prima di liberarsi del pallone. Si abbassa spesso a fare il regista per togliere pressione ad Asllani e non rinuncia mai a giocarla.
DIMARCO 6 - Costretto agli straordinari in un periodo in cui avrebbe bisogno di staccare la spina, probabilmente accoglie l'infortunio di Darmian, sua ultima àncora di salvataggio, con rassegnazione. Si esibisce con attenzione, senza strafare mai, attento a farsi trovare dove i compagni si aspettano e a non forzare mai l'iniziativa. Non è la solita spina nel fianco, quanto meno ne è cosapevole e si gestisce nel modo giusto. DAL 63' BASTONI 6 - Probabilmente chiederà a De Vrij come mai abbia scambiato la sua testa per il pallone, che di solito non ha riccioli neri. Poco importa, non serve il vistoso turbante per riconoscerlo, basta l'atteggiamento in campo e la testa sempre alta per sventagliare.
TAREMI 5 - Chiaramente sfiduciato. Perché il suo è un problema soprattutto mentale, visto che non gli permette di dar seguito alle idee che avrebbe quando riceve il pallone. Invece pensa fin troppo e non gestisce bene diversi palloni, provando a rimediare con approcci di aggressione al portatore di palla poco convinti e convincenti. L'iraniano va recuperato soprattutto psicologicamente, da questo punto di vista il divario con il compagno di reparto Arnautovic è stato crudele.
ARNAUTOVIC 7 - Che c**** di gol ha segnato il caro Marko? Roba che costringe qualsiasi tifoso a rispolverare la propria classifica personale delle reti più belle viste dal vivo. Un premio quanto meno al carattere e alla perseveranza mostrati in una partita dai bassi contenuti tecnici e in cui non è facile concretizzare le idee. L'austriaco quanto meno corre e pressa per la causa, in modo a volte commovente. DAL 63' CORREA 6,5 - Entra e fa, finalmente, esattamente ciò che ci si aspetta da lui: guizzi, dribbling e iniziative sopra le righe. Non male per chi tre giorni prima è uscito dal campo per una sospetta distorsione al ginocchio. Splendido lo slalom con cui si guadagna il rigore del 2-0.
ALL. INZAGHI 6,5 - Se per qualcuno la formazione proposta contro la Lazio era un chiaro messaggio di voler salutare una competizione 'fastidiosa', il tecnico nerazzurro rimette tutte le illazioni al proprio posto catechizzando al meglio i suoi ragazzi e ottenendo da loro ciò che voleva: vittoria in scioltezza, minimi rischi in difesa e gestione perfetta delle energie. Poter contare su tutti i propri giocatori è il sogno di qualsiasi allenatore. Peccato per l'infortunio di Darmian che depaupera ulteriormente le fasce. Da stasera l'Inter è l'unica squadra italiana in corsa in tutte le competizioni.
LAZIO: Mandas 6, Lazzari 6, Gigot 5,5, Romagnoli 6 (dal 46' Gila 6), Pellegrini 6 (dal 61' Tavares 6), Guendouzi 6, Rovella 6, Isaksen 6 (dal 78' Ibrahimovic sv), Dia 5,5, Zaccagni 5,5 (dal 61' Pedro 5,5), Tchaouna 5,5 (dal 61' Noslin 5,5). All. Baroni 5,5
ARBITRO: FABBRI 6,5 - Dirige con serenità e limita al massimo le imprecisioni in una partita che non riserva brutte sorprese dal punto di vista disciplinare. Giuste le ammonizioni (bel guizzo quando pesca in simulazione Isaksen e lo ammonisce, non è da tutti), vede bene dal vivo il contatto Dumfries-Tavares: fuori area di un centimetro.
ASSISTENTI: Imperiale 6 - Capaldo 6
VAR: Chiffi 6
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