Situazione del calcio difficile non solo in Italia, come spiega il presidente de La Liga, Javier Tebas che - come riporta Marca - ha spiegato i limiti salariali imposti ai club, spiegando ulteriormente la situazione che sta attraversando il Barcellona. "Non c'è stata una manica larga, lo abbiamo spiegato ai club, hanno chiesto e abbiamo riferito la situazione particolare del Barcellona. I blaugrana, anche per poter registrare Koundé, il presidente e il suo tesoriere - riporta Marca - hanno dovuto mettere una garanzia personale. Non c'è stato niente di straordinario".

Il Barcellona ha rischiato il fallimento?
"Secondo me il Barcellona non ha rischiato il fallimento, ha abbastanza risorse per andare avanti. Se non controlla la busta paga, l'abbiamo controllata noi, potrebbe avere un rischio futuro di fallimento. Il Barça deve ridurre la sua massa salariale, con le entrate che ha ogni stagione sfora annualmente di circa 200 milioni di euro".

Ma questo è accaduto grazie alle vendite?
"Il Barça ha dovuto vendere 720 milioni di euro del suo patrimonio. È una cifra importante per potersi mettere in ordine economicamente, se avesse continuato a fare follie con i calciatori sarebbero arrivate sanzioni serie. Quello che ha fatto è stato vendere calciatori per incassare 100 milioni netti. Il Barça ha dovuto vendere asset, il PSG apre il gas... Non è sostenibile".

La Premier League ed il PSG continuano a spendere.
"La questione della denuncia contro il PSG è a lungo termine, le misure precauzionali avevano bassissime possibilità di concretizzarla. Noi andiamo avanti. Club statali, club patronali... non devi solo mettere il punto nel PSG o nel City. È un po' come quello che sta succedendo in Premier, cioè essere sostenuto con contributi milionari dagli azionisti. Simile a quanto accade con il PSG o il City, non identico, ma simile. Ogni club è supportato dai contributi personali degli azionisti, il che significa che non è il modello seguito in Spagna, né in Germania né in UEFA. Abbiamo condotto uno studio approfondito che richiede una spiegazione, dobbiamo correggere quello che sta succedendo perché si sta gonfiando il mercato e va verso un business insostenibile in Premier”.

Ci spieghi meglio.
"Ci sono 13 milioni di abbonati Amazon Prime in Inghilterra e in Spagna 2,5. Siamo diversi, non possiamo confrontarci con loro". 

Sezione: News / Data: Ven 09 settembre 2022 alle 23:41
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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