La Superlega non è morta "perché è un concetto e non un formato, Florentino lo diceva già nei primi anni 2000 e non è cambiato". L'ha detto Javier Tebas, presidente de LaLiga, intercettato al termine dell’evento di presentazione del report di KPMG sul pregiudizio economico della Super League e dell'impatto che potrebbe generare sui club e sui campionato nazionali: "Ci sono i club più grandi d’Europa. Con Florentino mi sono seduto un sacco di volte e so cosa pensa perfettamente. E’ chiaro che sia un progetto per ricchi e per quelli che hanno i maggiori ricavi. Meritocrazia? Una parola che ripetono continuamente per convincerci che sia realtà. Con questa meritocrazia di cui loro parlano, l’effetto è la distruzione delle leghe nazionali". 

Il numero uno della Federcalcio spagnola non ha poi risparmiato una fracciata ad Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus e tra i promotori del progetto della Superlega: "Le colpe le stabiliranno i tribunali italiani - le parole rilasciate a Calcio e Finanza -. Ma cercare di arrivare a vincere le competizioni ha portato alla situazione della Juventus di provare a falsificare i bilanci contro i suoi azionisti. La domanda è: Agnelli sarebbe il leader europeo della Superlega? Se è stato capace di presentare bilanci all’apparenza falsi o di ingannare con le plusvalenze, questa sarebbe la sostenibilità economico-finanziaria? Quando si dice che accusano la UEFA di essere corrotta, dove sta il corrotto? Magari molto più vicino alla loro porta, o nascosto dentro A22. Non so se sia l’uomo adeguato per realizzare un progetto di questo tipo. Poi parlano di corruzione nella UEFA, io credo che non sia adeguato e non abbia l’autorità per farlo".

Sezione: News / Data: Ven 02 dicembre 2022 alle 16:43 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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