Si terrà tra lunedì e martedì in Lussemburgo presso la Corte di giustizia Ue l’udienza in merito alla Super League, dove si deciderà sulla legittimità del diritto arrogatosi da UEFA e FIFA, soggetti privati con sede in Svizzera, di mantenere un monopolio assoluto su tutte le competizioni internazionali, e di imporre pesanti sanzioni a coloro che prendono l’iniziativa di proporre nuove competizioni. Intervistati da La Repubblica e dal quotidiano spagnolo El Pais, un gruppo di giuristi italiani e spagnoli ha espresso il proprio parere in merito. Offrendo sostanzialmente una sponda ai club 'ribelli', ovvero Barcellona, Juventus e Real Madrid.

Questo quanto si legge nella nota: "La Corte di giustizia UE non è chiamata a giudicare se il formato della competizione proposto inizialmente dalla Super League sia appropriato. E vorremmo ricordare che quel formato iniziale era solo un punto di partenza, destinato a essere discusso con la UEFA e, pertanto, a evolversi. L’aggressività della risposta da parte dell’UEFA, compreso l’avvio di procedimenti disciplinari contro tre club, riflette l’ossessione di perpetuare il proprio monopolio e ha reso impossibile qualsiasi discussione. I monopoli non sono ben accetti nell’Ue e, in generale, sono dannosi per qualsiasi economia. (...) Tre storici club europei stanno cercando di cambiare lo status quo. Due sono di proprietà di “soci” (cittadini dell’Ue); il terzo è gestito dalla stessa famiglia da un secolo, un caso unico in Europa. Questi tre club, insieme, contano centinaia di milioni di tifosi in Europa e nel mondo. La UEFA ha cercato di descrivere la Super League come un progetto egoista dei 'ricchi che vogliono arricchirsi ulteriormente', ma in realtà questo caso ha lo scopo di garantire che altri futuri siano possibili e discussi democraticamente, per il calcio e di conseguenza per lo sport. Presupponiamo che la corte suprema dell’Ue ribadirà ciò che è ovvio: la legge è uguale per tutti, e impedisce a un soggetto privato di svolgere sia il ruolo di regolatore che di operatore economico per vietare in modo arbitrario qualsiasi iniziativa, con la motivazione che il proprio monopolio potrebbe essere messo a rischio. La decisione della Corte di giustizia UE in merito a questo caso è un’opportunità unica per il mercato unico dell’Ue e per i cittadini dell’Unione europea. Inoltre, potrebbe rappresentare un punto di svolta per miliardi di appassionati di calcio in tutto il mondo”.

Sezione: News / Data: Ven 08 luglio 2022 alle 20:03
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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