Per sette italiani su dieci, il calcio non merita aiuti pubblici né dovrebbe beneficiare del regime di tassazione agevolata previsto dal decreto Crescita del governo Giuseppe Conte. E' il risultato della ricerca "Un sistema nel pallone", basata sul sondaggio condotto da Swg per conto di Inrete, società di consulenza in relazioni internazionali. L’indagine, realizzata attraverso questionari online con la metodologia C.A.W.I (Computer Assisted Web Interviewing) è stata realizzata nel mese di giugno 2022 su un campione rappresentativo della popolazione italiana per età, livello di scolarità, area geografica e ampiezza del centro di residenza secondo i più recenti dati ISTAT al fine di garantirne la rappresentatività rispetto alla popolazione di riferimento per gli stessi parametri. "Il nostro lavoro ha evidenziato come per gli italiani, che si tratti o meno di tifosi, il tanto amato sport nazionale non meriti più di essere aiutato", si legge nella nota che fa da didascalia ai dati dell'indagine a campione.

A proposito del beneficio fiscale di cui usufruiscono i club grazie al Decreto Crescita, il 69 per cento degli intervistati sostiene si tratti di una scelta sbagliata perché genererebbe una corsa all'aumento degli ingaggi dei calciatori. Per il 47 per cento del campione, inoltre, il mondo del pallone è già troppo spendaccione e non dovrebbe godere di ristori. Per nove intervistati su dieci, infine, ammettono che il calcio come industria versa in condizioni difficili, al punto da necessitare di "una vera e propria rivoluzione per sopravvivere".

Sezione: News / Data: Ven 01 luglio 2022 alle 19:16 / Fonte: la repubblica
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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