"Lui si esalta quando il gioco viene accentrato su di lui. L'Inter vive di tante cose, non solo di Lukaku". A parlare così del momento di Big Rom è Massimo Sarcì, metodologo (è stato responsabile tecnico del progetto di sviluppo Golden Team Anderlecht e collaboratore della Primavera) con cui il bomber belga ha avuto a che fare ai tempi dell'Anderlecht.

Durante la gestione di Antonio Conte, ricorda Sarcì a Sportitalia, all'Inter "si appoggiavano su di lui, che apriva gli spazi per Lautaro e faceva salire la squadra. Oggi mi sembra uno fra tanti. Conoscendo la sua personalità, credo che sia un grande giocatore che vuole l'attenzione addosso. Al Chelsea ha avuto gli stessi problemi. Non è una critica all'Inter, ma lui vuole essere protagonista. Quando non lo è va in difficoltà".

Una questione più psicologica che tecnica, quindi?
"In tutti i posti in cui ha giocato, non ha mai avuto grandi antagonisti davanti. Quando diventa uno fra tanti, ne risente. Non perché Inzaghi lo maltratti ovviamente, ma è uno dei 4 attaccanti che ha a disposizione. Come dicevo successe anche a Londra: la prima volta venne preso come uomo mercato e gli venne data tutta al fiducia del mondo. La seconda volta investirono molto, è vero, ma era in discussione e finì nelle retrovie".

Come anche all'Inter?
"Sì, la prima volta lo volle Conte che costruì la squadra intorno a lui. Io penso che giochi anche il fatto che andando in Nazionale si liberi mentalmente. Respira un'aria diversa scrollandosi di dosso i dubbi ed avendo più responsabilità".

Questa tripletta cambierà qualcosa?
"Ora che sta bene, se viene messo sempre in campo nel giro di un mese o poco più, può tornare ad essere veramente quello che conosciamo. Se alla prima partita storta viene messo fuori, ne soffre. Lui è sempre stato un leader, un Re all'Inter. Una figura tale quando finisce nelle retrovie, paga più degli altri".

Sezione: News / Data: Lun 27 marzo 2023 alle 17:49
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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