Il protagonista della prima conferenza stampa nell’hotel che ospita la Nazionale Under 21 è stato Salvatore Esposito, il più grande dei tre fratelli che è ormai un veterano della squadra, con cui ha esordito sotto la guida di Nicolato nel novembre 2019. Un anno fa ha vissuto anche la gioia del debutto con la Nazionale maggiore, mentre l’ultima stagione si è chiusa con l’amaro in bocca, con il suo Spezia sconfitto dal Verona nello spareggio per non retrocedere in Serie B. Una giornata, quella dello scorso 11 giugno, da dimenticare a livello sportivo per la famiglia, con i tre fratelli usciti sconfitti nell’arco di 24 ore dal play out salvezza con lo Spezia (Salvatore), dal play off di Serie B (Sebastiano) e dalla finale del Mondiale Under 20 (Francesco Pio): “Anche giornate così fanno crescere – le sue parole - soprattutto quando sei giovane. E’ stato un 11 giugno da dimenticare, ma il fatto che tre fratelli si giocassero qualcosa di così importante è stato motivo d’orgoglio per la nostra famiglia". 

Centrocampista abile sia in fase di rottura sia in costruzione, specialista dei calci piazzati (ha segnato il suo primo gol in Serie A al Milan con una prodezza balistica), Esposito ha attirato le attenzioni di diversi club, ma in questo momento il suo unico pensiero è rivolto all’Europeo: "L’esperienza in Serie A mi ha dato tanto, ho realizzato il sogno che avevo da bambino anche se non si è conclusa come desideravo e come meritavamo. Tra la Serie B e la Serie A cambia davvero tanto: i ritmi di gioco sono diversi, le giocate sono diverse, così come gli interpreti. Ho arricchito il mio bagaglio, anche perché se vuoi stare a quel livello devi necessariamente migliorare". 

Come i suoi compagni, Esposito è consapevole che questa nazionale ha tutte le carte in regola per poter andare lontano in questo Europeo: "Siamo l’Italia, siamo una delle squadre più forti e dobbiamo ambire al massimo traguardo, ci sono tutti i presupposti per fare un grande torneo. Non ci dobbiamo nascondere, è giusto avere aspettative alte pur tenendo i piedi ben saldi per terra visto che ci aspetta un girone di fuoco". A cominciare dal match d’esordio: “Non dobbiamo temere nessuno, ma abbiamo il massimo rispetto per la Francia, che è una grande nazionale. Dovremo guardare più a noi stessi, fare la nostra partita e provare a comandare il gioco perché abbiamo i giocatori per farlo". 

L’ottimismo non deriva tanto dalla qualità della rosa, quanto dall’impegno che la squadra sta mettendo in ogni allenamento e dalla coesione del gruppo: "Se ci soffermiamo a leggere i nomi di questa squadra è evidente il grande valore tecnico, ma io la fiducia ce l’ho per il gruppo, perché ci sono ragazzi davvero attaccati a questa maglia, che per un giocatore deve essere sempre la più importante. Non mi soffermo mai a vedere quanto il mio compagno è bravo, ma quanto ci tiene e quanta voglia ha di sacrificarsi. E su questo sono veramente tranquillo". Un concetto importante, che vale la pena ribadire: "E’ vero che qui ci sono 20 ragazzi su 23 che hanno fatto la Serie A ed è vero anche che molti giovani hanno avuto più continuità, ma quel che più conta sono i valori umani di questo gruppo, valori che sono cresciuti". 

Messa da parte l’abituale scaramanzia (“avevo fatto un fioretto per la salvezza, visto che non è andata bene ho deciso di non farne per l’Europeo”), è giusto rimarcare la disponibilità di quei ragazzi che hanno scelto di vivere quest’avventura pur essendo ormai nel giro della Nazionale maggiore: "Tonali, Scalvini e Gnonto sono tre ragazzi che conosco benissimo. Con Sandro siamo cresciuti insieme nelle giovanili del Brescia, con Giorgio e Wilfried ho condiviso l’esperienza più bella che è stata quella della Nazionale. Prima che tre grandi giocatori sono tre persone splendide, hanno avuto grande voglia di venire qui e questo non era scontato. Siamo orgogliosi e contenti di averli con noi, sono sicuro che ci daranno una grande mano". 

Sezione: News / Data: Mar 20 giugno 2023 alle 22:10 / Fonte: Figc.it
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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