"Oggi il sistema calcio non è più sostenibile: occorre una riforma strutturale che metta il futuro nelle mani delle squadre". Bernd Reichart, CEO di A22, la società che sta gestendo il progetto Super League, continua nel suo battage mediatico rilasciando un'intervista anche ai microfoni de Il Foglio Sportivo per raccontare il rilancio della competizione: "Ho aderito a questo programma dopo la nascita della Superlega: all’epoca i club coinvolti erano pochi, le istituzioni si sono dimostrate molto rigide e non c’era ancora consapevolezza di quanto sia a rischio la leadership globale di questo sport. D’ora in avanti metteremo il dialogo al centro del dibattito: la comunità del pallone deve essere onestamente disponibile a capire come migliorare ciò che non funziona. Senza più diktat. I feedback dopo l’annuncio di A22 sulle nuove fasi del progetto? Molto incoraggianti: da parte di club e giocatori, ma anche la UEFA stessa ha risposto positivamente alla lettera che le abbiamo mandato".

Reichart spiega quali sono i punti cardine del progetto: "Curare la solidità finanziaria, perché il calcio deve vivere di reddito proprio e non di iniezioni esterne di capitali. Spingere su format avvincenti, per coinvolgere le nuove generazioni. E garantire più voce ai club, che sono i soli risk-taker del settore: nelle leghe nazionali decidono loro, a livello europeo non capisco perché la governance debba essere prerogativa esclusiva del comitato esecutivo UEFA. Juve, Barça e Real denunciarono problematiche reali, trovando un crescente consenso: tuttavia, il grande torneo del domani si dovrà basare sui meriti sportivi e non su un assetto di membership a numero chiuso. Ormai è un concetto pacifico".

Sezione: News / Data: Sab 22 ottobre 2022 alle 19:51 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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