Andrea Gervasoni, fischietto mantovano, si ritrova a dirigere una partita sin dagli inizi piuttosto maschia. Che lui pare voler prendere subito di polso, come testimonia il giallo dopo appena cinque minuti rifilato a Mateo Kovacic per fallo su Luca Cigarini lanciato in contropiede. Ma poi preferisce lasciar correre molto, magari sorvolando su qualche intervento un po’ al limite, come quello di Kovacic su Raimondi al 16esimo. Fa bene forse quando non fischia fallo a Cigarini per un intervento su Guarin (prende la palla), ma poco dopo il gol dell’1-0 fischia un intervento simile contro Rocchi. Dubbi su un Bonaventura fermato in off-side dall'assistente De Luca intorno al quarto d'ora (Juan sembra tenerlo in gioco con una gamba).

Il peggio di sé, però, Gervasoni lo dà nella ripresa, partendo da una spinta di Scaloni ai danni di Rocchi non sanzionata, passando per le proteste dello stesso attaccante veneziano trattenuto in area da un difensore orobico (manovra usata fin troppo spesso dalla retroguardia di Colantuono, prova ne sia il fatto che Ranocchia reclamerà almeno altre due volte per circostanze simili). In occasione del 2-1 di Alvarez, proteste atalantine per un presunto fallo di Rocchi. In realtà, l'attaccante nerazzurro cade e Stendardo inciampa su di lui. Poi la sfera termina a Canini che con un improvvido colpo di testa arretrato offre ad Alvarez la palla del 2-1 regolarissimo. Pochi istanti dopo, il fattaccio: Livaja atterra Ranocchia in area dell’Inter e cade a sua volta, ma inspiegabilmente Gervasoni fischia un clamoroso rigore all’Atalanta adducendo come causa un fallo di mano di Walter Samuel. Ultimi minuti concitati: prima gialli per Scaloni e Biondini, poi il rosso a Raimondi che colpisce vilmente con un pugno Schelotto in area atalantina. Nel complesso, un arbitraggio davvero opinabile, soprattutto nei secondi 45 minuti.

Sezione: News / Data: Dom 07 aprile 2013 alle 23:06
Autore: Christian Liotta
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