C’è grande attesa in Spagna per quanto riguarda il progetto di 'Ley del Deporte' che potrebbe essere approvato nella giornata di oggi. Un disegno di legge al quale si oppongono 39 dei 42 club della Liga (prima e seconda divisione, con l’esclusione di Barcellona, Real Madrid e Athletic Bilbao), dopo che il Congresso ha ignorato le richieste portate avanti dai gruppi contrari alla riforma. In particolare, le suddette società hanno chiesto la modifica di alcuni articoli che offrono strada libera alla Super League, dicendosi pronte - in caso di mancato accoglimento dell'istanza - di minacciare lo sciopero fino ad arrivare a paralizzare i campionati. "Se attraverso il dialogo e la negoziazione non troveremo una soluzione a questa posizione che il Governo sta esprimendo oggi, ci saranno meccanismi di forza e unità da parte dei club - ha spiegato il vicepresidente della Liga, Quico Catalán, a Superdeporte -. Non possiamo permettere che qualcuno voglia distruggere il nostro modello in questo modo. Non abbiamo nessuna paura di eventuali ritorsioni. Affermiamo qualcosa che è giusto e coerente. Ciò che è necessario. Perché inserire nel testo tre fasi a favore di un progetto, a favore di una futura Superlega? Perché le leghe professionistiche non hanno gli stessi diritti delle federazioni? Ci sembra molto positivo che alle federazioni siano concessi alcuni diritti in quella legge. È giusto e necessario. Ma… Perché non i campionati? Perché dobbiamo fare i conti con questa legge che danneggia gravemente il modello di business stabilito dalla Liga? Qualcuno ci spieghi. Qualcuno ha avanzato un argomento convincente e forte? Non ho sentito nessuno. Non ho ancora sentito nessuno che abbia una solida argomentazione che dica che i 39 club contrari hanno torto". 

Sezione: News / Data: Mar 25 ottobre 2022 alle 17:10
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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