Il Sole 24 Ore di quest'oggi racconta alcuni retroscena sul piano che la FIGC aveva studiato per candidare l'Italia insieme all'Arabia Saudita per l'organizzazione dei Mondiali 2030. L'iniziativa nasce tra l’autunno del 2020 e la primavera dell’anno successivo, quando la federazione saudita, sempre con il sostegno della FIFA, ha avviato un pressing sulla FIGC e promosso nel contempo colloqui riservati con il governo italiano all’epoca guidato da Giuseppe Conte. Colloqui che hanno assunto rilevanti connotazioni economiche e diplomatiche. A un certo punto, però, sul tavolo del presidente della FIGC Gabriele Gravina arriva il dossier Mondiali. Una proposta che appunto prevede l’organizzazione congiunta, assieme all’Egitto, della rassegna iridata. Il piano prevede (come per l’edizione del 2026 allargata a 48 nazionali) che siano tre i Paesi ad ospitare i match, ma addirittura in tre continenti diversi. In cambio del know how calcistico dell’Italia, Riad sarebbe stata disposta a farsi carico di gran parte degli ingenti investimenti infrastrutturali necessari ad ammodernare il parco stadi della Penisola.

Gravina, riporta il quotidiano, prese tempo, data la rilevanza della questione. Il presidente federale aveva già in mente di candidare l’Italia all’Europeo del 2032 e soprattutto aveva chiare tutte le conseguenze di una scelta, che in termini di politica calcistica, avrebbe messo l’Italia in difficoltà nel contesto UEFA. Della proposta venne perciò informato Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio, però, pose una serie di questioni ostative legate al rispetto dei diritti umani e, soprattutto, fece presente le complicate relazioni che intercorrono tra Italia ed Egitto a causa della mancata collaborazione del governo egiziano nel fare chiarezza sulla morte di Giulio Regeni avvenuta al Cairo all’inizio del 2016. Inoltre, stava per scoppiare a livello mediatico il caso di Patrick Zaki, ingiustamente detenuto nelle prigioni egiziane dal 7 febbraio 2020. A quel punto, l'Arabia Saudita promise di farsi carico per provare a risolvere queste controversie che coinvolgevano i due Paesi con i quali avrebbe voluto organizzare il Mondiale. Ma alla fine, visti gli ultimi sviluppi politici in Italia e il persistere delle tensioni diplomatiche tra Italia ed Egitto, Riad capì che sarebbe stato ancora più difficile persuadere il nostro Paese e decise di puntare le sue fiches sulla Grecia.

Sezione: News / Data: Mer 08 febbraio 2023 alle 14:28 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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