Marco Guida è stato eletto nuovo "capitano" degli arbitri in sostituzione di Orsato. Ecco le sue parole al Corriere dello Sport.

Guida, ormai è un veterano. Che ambiente ha ritrovato? 
"Sempre positivo. È il mio sedicesimo raduno con la Can, comincio a percepire quel senso di responsabilità che mi dice “trasmetti ai giovani qualcosa di quello che hai ricevuto tu”". 
 
Quando si sbaglia con il Var fa più rumore. 
"È vero, ma il Var mi ha salvato da tante notti insonni". 
 
Sia sincero, quando c’è un collega più esperto al monitor chi sta in campo ne risente? 
"Un falso mito: la decisione finale spetta sempre all’arbitro. Il Var ti manda a vedere un episodio che puoi avere valutato male. Stop". 
 
Non vi penalizzano nei punteggi se andate al Var? 
"Se è una cosa facile da vedere sul campo sì, se è una scelta difficile no. Ma questo non deve mai condizionarci, in nessun caso". 
 
Cosa cambierà sui rigori e sui falli di mano? 
"Il fallo di mano sarà espulsione quando c’è la volontà di evitare chiaramente una rete. Per l’entrata in area sul rigore, se un attaccante dovesse invadere e segnare sarebbe punizione indiretta, se dovesse entrare un difensore che evita una chiara occasione si ripeterebbe il rigore". 
 
Il calciatore che le ha dato più filo da torcere? 
"Era tostissima arbitrare il Brescia dei gemelli Filippini e di Baiocco. Oggi i calciatori sono molto più collaborativi". 
 
Qualche esempio virtuoso? 
"Ho avuto la fortuna di arbitrare Zanetti. E direi Totti, che per quanto fosse carismatico non mi ha mai creato grossi problemi". 
 
Il fischio più difficile della sua carriera? 
"Quando in un Milan-Inter fischiai un rigore da terra, perché ero appena caduto". 

Sezione: News / Data: Ven 09 agosto 2024 alle 14:13 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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