Luigi Garlando, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, ha commentato la sconfitta nerazzurra per mano della Lazio di Sarri: "Come lo scorso anno, prima caduta in campionato a Roma. Stesso risultato. Ma allora avvenne dopo otto giornate, stavolta l'Inter è già in ginocchio alla terza. Intanto la Lazio se la gode in testa. Ormai il gioco di Sarri è entrato in circolo e si è mescolato felicemente con la tradizione verticale della squadra. Una combinazione che trasmette equilibrio alla Lazio e ne arricchisce le opzioni. Sarri primo protagonista dell'impresa e non solo perché ha scolpito l'anima della squadra, anche per i cambi illuminati. All'Inter è mancata la qualità della rifinitura nei momenti di dominio: l'ultima goccia. Con tutto il rispetto per il buon Gagliardini, quel triangolo di Sarri è un'altra cosa. Quando manca Calhanoglu, visto che tutti per riflesso condizionato marcano Brozovic, si sente. L'idea Dybala aveva senso proprio per alzare la qualità dell'ultimo passaggio. E l'avrebbe avuto ancora di più (l'avrebbe) mettersi in rosa lo scontento Luis Alberto che Inzaghi conosce bene".

L'analisi si decentra su Lukaku: "Ha aspettato palloni che cadevano dal cielo, da fermo. Raramente è andato incontro o ha dettato spazi, come in genere fa. Così si consegna alle manette dei difensori. Poi la difesa, che ha beccato 15 gol in 8 uscite stagionali. Un solo clean sheet con lo Spezia. Un'ncomprensione Dimarco-Bastoni sul primo gol, incerto Darmian (e altri) sugli ultimi due. Darmian introduce il quarto punto: i cambi. Ci sta sostituire gli esterni dopo la grande pressione e il gran caldo in campo, ma di sicuro l'ingresso di Darmian e del pasticcione Gosens non ha dato una spinta alla squadra. La storia l'hanno fatta i cambi di Sarri. A Inzaghi il primo compito difficile della stagione: traghettare al derby un'Inter con meno lividi possibili".

Sezione: News / Data: Sab 27 agosto 2022 alle 12:59
Autore: Niccolò Anfosso
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