Arriva la dura critica anche del presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta alla decisione da parte della Federcalcio di ridurre a uno gli ingaggi di nuovi giocatori extracomunitari: "La delibera è stata approvata dal consiglio federale con il voto contrario della Lega di serie A. Riteniamo che questa conclusione lasci l'amaro in bocca e non risolva i problemi del calcio italiano. Rischia di apparire come il classico topolino partorito dalla montagna", ha affermato Beretta.

 "Prendiamo atto con molto rammarico di questa decisione - ha aggiunto Beretta - la nostra posizione spingeva per restare con la situazione esistente, e con la volontà di varare un progetto organico a più largo respiro. È un approccio questo che non condividiamo anche perchè arriva nel momento in cui il mercato è già aperto e potrebbe causare problemi a diverse società - ha sottolineato ancora il numero uno della Lega - anche perchè gli extracomunitari riguardano quasi esclusivamente proprio i club del massimo campionato". Beretta ha inoltre detto che - in base alle vecchie regole che prevedevano il cambio di due extracomunitari da estero contro due extracomunitari verso l'estero, e alla situazione degli attuali tesseramenti dei 20 club della massima serie -, "i giocatori non Ue che sarebbe stato possibile tesserare per il prossimo campionato di serie A sarebbero stati comunque un massimo di soli 12"

Sezione: News / Data: Ven 02 luglio 2010 alle 22:13
Autore: Christian Liotta
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